Meghan Markle, scortata, è sotto attacco, ma Harry la difende



No, il passato a volte non ne vuole proprio sapere di restare chiuso in un cassetto. A volte, ingombrante, riemerge da solo nel momento sbagliato. Ne sa qual cosa Meghan Markle che non ha fatto in tempo a concedersi qualche giorno di serenità a New York con le amiche prima del parto che già deve fronteggiare un’imbarazzante “grana” che porterà di sicuro notevole disappunto a Buckingham Palace.



Entro la fine dell’anno è infatti prevista l’uscita nei cinema americani di The Boys & Girls Guide to Getting Down, film per la Tv che la Markle ha girato nel lontano 2011, remake di una pellicola del 2006 mai uscita nelle sale. Diretto da Michael Shapiro, la trama parla di una banda di ventenni che vivono di party e discoteche. Meghan interpreta Dana, bad girl dedita a bagordi, sesso e droghe, il tutto condito da atteggiamenti ben poco regali, tra linguaggio colorito e volgare, battute triviali, abiti ridottissimi e scene esplicite in lingerie o mentre sniffa cocaina. Non a caso, il giornale britannico Daily Mail ha già bollato il personaggio interpretato dalla Markle come quello di una “party girl che si muove tra una sbornia e una sniffata”.

Descrizione lapidaria che non lascia spazio a interpretazioni per un ruolo sì particolare, ma pur sempre relegato nel mondo della finzione cinematografica. E così, da anni, la libertina Dana se ne stava ben chiusa “in un cassetto” prima che arrivasse l’avvocato Rachel Zane, altro personaggio interpretato da Meghan nella serie Tv Suits e soprattutto prima che lei conoscesse Harry e diventasse la duchessa di Sussex. E proprio l’appeal generato dal nome e dal nuovo ruolo pubblico della Markle ha fatto sì che i produttori della Artist Rights Distribu- tion fiutassero l’affare riacquisendo i diritti del film, puntando naturalmente a fare cassa entro la fine dell’anno.

Se la pellicola fosse uscita in Inghilterra, la regina Elisabetta avrebbe potuto bloccarne la trasmissione, ma negli Usa non è possibile e quindi una nuova ondata di imbarazzo si prepara a travolgere Buckingham Palace subito dopo la nascita del primo figlio di Meghan e Harry. A fine aprile, infatti, Meghan diventerà mamma e aH’immagine familiare ed amorevole se ne sovrapporrà subito dopo un’altra, sexy e libertina che, seppure filmica e lontana nel tempo, ben poco si addice al protocollo reale. E così, dopo le voci che la vogliono in perenne lite con lo staff, coi cognati William e Kate e con un accordo di divorzio già pronto, ecco che si aggiunge pure la tegola del film discutibile in uscita e che catapulta di nuovo Meghan su quegli schermi che aveva dovuto lasciare in
vista del matrimonio con Harry.

Già all’indomani dell’annuncio del fidanzamento regale, erano iniziate a circolare le scene sexy che la Markle aveva girato per Suits, che sarebbero nulla in confronto a quelle di The Boys & Gìrls Guide to Getting Down. A poche settimane dal parto, insomma, non c’è pace per la duchessa di Sussex che, soltanto pochi giorni fa, era riuscita a concedersi qualche momento di serenità da sola con le amiche a New York, città in cui non era ancora tornata dopo le nozze. Il viaggio a stelle e strisce che sarebbe dovuto restare privato si è però trasformato nel ritorno a casa di una diva, attorniata da paparazzi e ali di folla.

La spedizione (che sarebbe costata circa mezzo milione di dollari) è stata dettata dal tradizionale “baby shower” organizzato per lei dalle amiche, la festa americana in vista del parto e aperta a sole donne. In attesa del Royal baby (di cui si ignora il sesso, ma c’è qualcuno che parla di gemelli), Meghan ha soggiornato cinque giorni nella Grande Mela nel lussuoso The Mark Hotel dell’Upper East Side, location anche dell’esclusiva festa pre-parto organizzata per lei da Jessica Mulroney, la stilista sua amica del cuore giunta per l’occasione da Toronto. Tra le amiche strette e la ventina di selezionatissime invitate c’erano anche la tennista Serena Williams, l’avvocato Amai Alamuddin (moglie di George Clooney), le attrici Abigail Spencer e Priyanka Chopra e la designer Misha Nonoo, tutte già invitate al Royal wedding e arrivate cariche di regali per il nascituro.

Assente la cognata Kate. Ad addobbare l’attico da 75 mila dollari a notte in cui si è tenuta la festa, centinaia di rose e tulipani, oltre ad alberi di arancio, simbolo di prosperità e fortuna. E tra la festa, due chiacchiere davanti a un tè con macarons, shopping per il bebé e pranzi nei posti più esclusivi, Meghan ha potuto rilassarsi lontana dalle tensioni e dai rigidi protocolli di corte, onorando allo stesso tempo la tradizione delle future mamme americane. Quindi la ripartenza per Londra, in tuta, a bordo di un jet privato costato in totale 250 mila dollari. Appena arrivata è decollata di nuovo, stavolta con Harry, alla volta del Marocco. Un tour de force che, tra viaggi continui, tensioni, traslochi, stress, scandali vecchi e nuovi, poco si addice alla tranquillità necessaria a una futura mamma. Che Harry tutela.



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