Oscar 2019, tutti i vincitori: Lady Gaga la vera star



Questo articolo in breve

Poche elettrizzanti sorprese ma qualche azzardo per questa nuova edizione degli Oscar. Il già predetto vincitore di uno dei più agognati premi che la manifestazione offre, si è rivelato tale come previsto. Rami Malek si è aggiudicato l’ambita statuetta come miglior attore protagonista: la sua interpretazione di Freddy Mercury in “Bohemian Rhapsody” è stata emozionante e ben definita nonostante l’attore non sia affatto un veterano della cinematografia.



Questo dimostra il suo talento innato, aiutato dal difficile compito di vestire i panni di uno dei cantanti più famosi ed emblematici della musica mondiale. Premio strameritato e incetta di consensi da parte della maggior parte del pubblico per il suo trionfo. Il vincitore morale della serata è stato Alfonso Cuaron: pur avendo perso nella categoria regina, in cui era il favorito, a fine
cerimonia posa per le foto di rito con ben tre statuette in mano: le ha vinte in prima persona come regista, direttore della fotografia e ideatore di un film in lingua straniera. Green Book è stato, a sorpresa, il miglior film secondo l’Academy, che porta a casa tre premi pesantissimi: oltre a miglior film, vince come sceneggiatura non originale e perdi suo attore non protagonista Mahershala Ali.

La storia del buttafuori Tony Vallelonga, interpretato da Viggo Mortensen, e del musicista afroamericano Donald Shirley (Maher- shala Ali), in un’epoca in cui la pelle nera non era benvenuta, è piaciuto particolarmente ai professionisti del cinema, soprattutto in questo momento storico in cui il tema del razzismo è tornato a ripresentarsi con alcune delle sue problematiche, allora come oggi.

Dal fronte rosa arrivano due riconoscimenti similmente sovversivi per dei premi solitamente molto conservatori: quello di Oli- via Colman come miglior attrice protagonista in “La Favorita”, in cui interpreta un personaggio socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità dettate dalla nostra cultura, proprio come Malek è riuscito a fare con il frontman dei Queen. E in dualismo altrettanto preciso, anche la statuetta per la miglior attrice non protagonista è stata assegnata a Regina King, afroamericana come il suo collega Mahershala, vincitore nella medesima categoria. Bohemian Rhapsody e Black Panther brillano soprattutto nelle categorie tecniche e anche Spike Lee finalmente festeggia: con grande gioia della sala, dopo 40 anni di attività come regista vince un Oscar come miglior sceneggiatore per il lavoro fatto su materiale letterario alla base di BlacKkKlansman.

In campo di animazione, dopo tanti anni di egemonia, Disney/Pixar capitola: il miglior lungometraggio è quello che ha per protagonista Spider-Man. Grazie a Lady Gaga, “A Star is Born”, non rimane a mani vuote, infatti il suo brano, “Shallow”, si aggiudica la vittoria come miglior canzone originale in un tripudio di romanticismo alimentato dal duetto che la cantante e Bradley Cooper hanno offerto al pubblico del Dolby Thea- tre di Los Angeles.
Insieme all’altra entusiasmante performance live eseguita dai Queen in persona, le due esibizioni hanno sintetizzato quello che cinematograficamente ha definito l’anno appena trascorso.



Lascia un commento