Pensione di invalidità al 74%: tutte le agevolazioni e l’importo assegno



Quali sono i diritti e le agevolazioni alle quali possono avere accesso coloro che hanno un’ invalidità al 74% e quali sono le condizioni per poter accedere alla pensione di invalidità civile. Questa spetta semplicemente a coloro che possiedono una invalidità dal 74% con un reddito basso. Tra gli altri benefici, quindi ci sarebbe anche l’assegno di invalidità al quale hanno diritto gli invalidi al di sopra dei due terzi che si trovano in possesso di un requisito contributivo minimo. Nel caso in cui invece si abbia la sufficiente anzianità contributiva. si potrà accedere o alla pensione anticipata che è riservata ai lavoratori precoci, oppure all’ape sociale. Coloro che risultano invalidi al 74% hanno diritto alla pensione di invalidità civile, ma nel caso in cui non si possiedono i requisiti contributivi minimi elencati si può comunque avere diritto ad un assegno a carico dell’Inps che è collegata all’invalidità e si tratterebbe dell’ assegno di assistenza.



La pensione di invalidità civile invece spetta soltanto a coloro che hanno un reddito inferiore a 4853,29 euro se l’invalidità che viene riconosciuta, supera la percentuale del 74%. L’assegno di assistenza ammonta a 282,55 euro per il 2018 e si tratta di un reddito esente da Irpef per il quale è richiesto uno stato di disoccupazione al contrario di quanto invece avviene per l’assegno di invalidità. Al compimento dei 66 anni e 7 mesi, la pensione di invalidità civile è trasformata in un assegno sociale. Nel caso in cui invece si abbia un’ invalidità che sia pari oppure superiore al 74%, si ha diritto all’esenzione totale del ticket sulle prestazioni specialistiche e di diagnosi strumentale.

Il beneficio pensionistico dei contributi figurativi, spetterebbe soltanto a coloro che hanno un’ invalidità che sia superiore al 74%, mentre può si può beneficiare dell’Ape sociale ovvero si può accedere alla misura che da la possibilità al lavoratore a 63 anni di età di andare in pensione fino al perfezionamento del requisito richiesto dalla pensione di vecchiaia. In questo caso, l’assegno o l’anticipo pensionistico è calcolato allo stesso modo della futura pensione fino ad un limite pari a circa €1500 mensili.

Possono accedere all‘Ape Social, coloro i quali hanno 30 o 36 anni di contributi a seconda della categoria di appartenenza. Coloro che possiedono un’ invalidità riconosciuta pari almeno al 74% raggiunge la prestazione con un minimo di 30 anni di contributi. Per poter accedere all’ape sociale bisognerà cessare l’attività lavorativa e nel caso si riprenda l’attività il reddito non deve superare il reddito annuo di circa €8000 nel caso di lavoro dipendente e di €4800 nel caso di attività autonoma. Va detto che la prestazione è incompatibile con i sussidi di disoccupazione e con qualsiasi altra pensione diretta.



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