Pensioni e Quota 100, simulazione per docenti e Personale Ata



Sono aumentate le possibilità di pensionamento per il personale ATA e per i docenti grazie alla promozione della misura più attesa del 2019, ovvero quota 100. Saranno oltre 100 mila le persone che lavorano nella scuola e che potranno quindi beneficiare della soluzione di pensionamento e la maggior parte di questi saranno docenti.  Tuttavia, nonostante l’importo dell’assegno sarà piuttosto basso, in molti decideranno di attendere ancora un po’ prima di uscire dal mondo del lavoro.  Sostanzialmente sono questi i dati che emergono dalle tabelle recenti, pubblicate dallo Snals che pare abbia hai elaborato le prime simulazioni per quota 100 cercando di dare più possibile a quella che è la versione più ragionata circa le soluzioni diverse che ad oggi sono a disposizione dei docenti e del personale ATA, per poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, salvaguardando però l’aspetto economico.



 Pensioni docenti e personale ATA: quota 100 e le altre soluzioni

Prima di proseguire dobbiamo ricordare che il pensionamento per il comparto scuola inizierà proprio a partire dall’inizio scolastico e quindi la data di riferimento da cui partire sarà proprio l’inizio dell’anno accademico per coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018.  Vediamo qui di seguito con i relativi requisiti da conseguire:

–  pensione di vecchiaia, la quale si può richiedere una volta compiuti 67 anni di età e maturato 20 anni di contributi al 31 agosto

–  anticipata uomini qualora questi abbiano maturato 42 anni di contributi

–  pensione anticipata donne per coloro che hanno maturato 41 anni e 10 mesi di contributi

– quota 100 ovvero quella misura che prevede l’aver compiuto 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi.   Si tratta di una misura sperimentale fino al prossimo 31 dicembre 2021

–  opzione donna, ovvero quella misura la possibilità di poter uscire dal mondo del lavoro alle donne che abbiano compiuto 58 anni di età e nel caso di dipendenti e 59 nel caso di lavoratrici autonome e abbiano maturato 35 anni di contributi. In questo caso va detto che la misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2019 e che il calcolo dell’assegno è fatto Sulla base del sistema contributivo

–  ape sociale ovvero quella misura che ha la possibilità di uscire dal mondo del lavoro non ho più di 30 anni di contributi.   In questa circostanza vale il bonus contributivo di un anno per figlio per le dipendenti e si tratta di una misura prorogata fino al 31 dicembre 2019.

Pensione con Quota 100, simulazione per docenti e personale ATA

Se si prende il caso di un collaboratore scolastico che ha uno stipendio da 1.166 euro, uscendo con Quota 100 andrebbe a percepire un assegno di importo da 1.114 euro. Uscendo poi con la pensione ordinaria, andrebbe a prendere 1.321 euro. Una donna che invece esce con 42 anni di contributi, va a percepire un assegno di importo pari a 1.285 euro. Ci sarebbe anche una differenza nella liquidazione della buonuscita e nel primo caso ammonterebbe a 48.731 euro, nel secondo 55.143 euro e 58.860 euro nel terzo caso.



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