Pensioni ultime notizie, decreto pubblicato in Gazzetta, i dettagli



Dopo la firma avvenuta la scorsa settimana da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si attendeva con ansia che il decreto legge riguardante le pensioni venisse pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tale pubblicazione è avvenuta finalmente nella giornata di oggi, martedì 29 gennaio 2019 e di fatto si è dato il via quindi alla riforma pensioni tanto voluta dal governo Conte e nello specifico dai vice premier Di Maio e Salvini. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto quindi,  si è dato il via ufficialmente al quota 100, ovvero quella misura sperimentale che varrà per i prossimi tre anni e che darà la possibilità a coloro che vorranno andare in pensione, di poterlo fare anticipatamente una volta maturati però almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi.



Si stima che saranno circa 300.000 le persone che nel 2019 opteranno per questa misura e altri 680 mila potranno usufruirne nei prossimi due anni per un importo che ammonterebbe a 20 miliardi al lordo degli effetti fiscali tra il 2019 e il 2028, con oneri aggiuntivi per 46 miliardi e 2,3 milioni di assegni che saranno dati in anticipo rispetto a quelle che sono le regole precedenti il decreto. Ma cosa contiene effettivamente questo decreto oltre a quota 100? Sono tante le misure pensionistiche previste dal decreto, anche se la vera novità è rappresentata proprio da quota 100 e reddito di cittadinanza.

Per Quota 100, abbiamo detto che è quella misura che darà la possibilità di poter accedere alla pensione una volta maturati i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi, con un anticipo massimo che può arrivare fino a 5 anni qualora si siano compiuti appena 62 anni di età. Esistono delle differenze a seconda che si tratti di Lavoratori Privati o pubblici e mentre per i primi è prevista la prima finestra semestrale ad ad aprile, per coloro che hanno raggiunto i requisiti alla fine del 2018 per i pubblici la prima uscita sarà il primo agosto 2019.

Discorso a parte ancora per i lavoratori della scuola, che potranno uscire dal mondo del lavoro soltanto a settembre presentando però la domanda entro la fine del mese di febbraio. Prevista anche la proroga di ape Social e opzione donna, che verranno prorogate fino alla fine del 2019, misure che erano scadute già alla fine del 2018, ma che sono valide per tutto l’anno corrente a partire già dal primo di gennaio. Con opzione donna le donne lavoratrici potranno andare in pensione con almeno 58 anni di età e 35 anni di contributi, calcolando però che l’importo dell’assegno sarà con il sistema contributivo. Stando a quanto sancito dal decreto, per poter arrivare a cumulare gli anni necessari di contributi per poter rispettare i requisiti, soprattutto per quota 100 si potranno riscattare gli anni della laurea con un pagamento minimo, ma soltanto se si hanno meno di 45 anni di età.



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