Pensioni ultime notizie: gli esclusi di Quota 100, ecco per chi resta la Riforma Fornero



Arrivato il decreto o meglio la bozza del decreto su pensioni e reddito di cittadinanza sono arrivate anche le prime reazioni ed a non essere soddisfatti per primi di queste misure contenute nel testo sono i sindacati. Questi chiedono al governo maggiore sicurezza e soprattutto un maggiore impegno sul fronte previdenziale e nelle ultime ore si sono registrati vari interventi da parte dei nostri rappresentanti di CGIL CISL e UIL. Quello che si chiede è una maggiore attenzione ai giovani e anche a tutti coloro che non hanno purtroppo una continuità contributiva. I sindacati inoltre chiedono anche che ci possa essere la possibilità di poter istituire quota 41 in modo da dare la possibilità a chi ha 41 anni di contributi, di andare in pensione a prescindere da quello che è l’età anagrafica. Nelle scorse ore è intervenuta anche Susanna Camusso ovvero un esponente del sindacato CGIL la quale sostiene che non è corretto parlare di abrogazione della riforma Fornero.



Nello specifico la segretaria generale ha dichiarato: ” la combinazione 62 + 38 e buona cosa per la ristretta platea che potrà accedere al pensionamento anticipato: perlopiù lavoratori con una forte stabilità contributiva. Ma non si è tenuto conto dei giovani che a tale somma non potranno mai arrivare dei lavoratori del Sud grande storia contributiva più discontinuo del lavoro precario è spezzettato delle donne e tanto meno dei lavori gravosi. Per tutte queste categorie resta la Fornero”.

È questo il punto di vista della segretaria nazionale della CISL e sembra che piuttosto vicina questa visione sia anche quello di Annamaria Furlan della CISL che indirizza un messaggio direttamente al Presidente del Consiglio. Nello specifico la Furlan sostiene che il governo è ancora tempo per rivedere le priorità prima della grande manifestazione Nazionale che è stata già preannunciata dai principali sindacati. ” il governo pare Navighi a vista. Non ha una visione lunga del paese, una visione in prospettiva. La prossima finanziaria sarà ancora più complicata, ci sono 52 miliardi di clausole di salvaguardia per il prossimo biennio e c’è legato a questo l’innalzamento dell’IVA”. Sono queste le parole dichiarata dalla Forlan, in seguito a quello che è stata la presentazione della bozza del decreto sul tema pensioni.

Intervenuto anche il segretario confederale della UIL ovvero Domenico Proietti, il quale ha dichiarato che quota 100 è sicuramente è una misura piuttosto importante e considerato un passo decisivo verso la reintroduzione di una flessibilità di accesso alla pensione. Quindi secondo Domenico Proietti, nonostante Quota 100 sia una misura piuttosto interessante e importante, bisogna comunque garantire contemporaneamente che 41 anni di contributi siano sufficienti per poter uscire dal mondo del lavoro e quindi pone l’attenzione anche su Quota 41 per tutti, sostenendo che l’assenza di questa misura sarebbe una scelta sbagliata che andrebbe a penalizzare effettivamente tanti lavoratori.



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