Pensioni ultime notizie: Quota 100 e risparmi, tutte le anticipazioni sulla prossima Manovra



Questo articolo in breve

Il nuovo governo giallo rosso sembra essere già al lavoro per poter parare l’impostazione della prossima manovra.  Già da diverse settimane il Ministero dell’Economia sembra essere al lavoro per poter dare vita all’impianto di massima che deve fare i conti però con le scarse risorse che ci sono al momento a disposizione, rispetto a quelle che sono le azioni da promuovere ed intraprendere. Ad oggi  sembra esserci soltanto una conferma ovvero, i risparmi che arrivano sia dal reddito di cittadinanza che da quota 100.



In base ai numeri dell’INPS,  le previsioni sono risultate sovradimensionato rispetto a quella che è stata la risposta arrivata almeno fino ad oggi sia su quota 100 che su reddito di cittadinanza.  Per questo motivo sono state rese disponibili per la prossima manovra delle risorse che inizialmente erano previste per queste due misure dal decreto numero 4/2019.  Sostanzialmente quindi il nuovo governo potrebbe destinare le risorse che inizialmente erano state stanziate per queste due misure, ad altre voci.

Sembra comunque non esserci certezza sull’ammontare delle risorse.  Secondo alcune indiscrezioni, il Ministero dell’Economia spera che Bruxelles possa concedere maggiore flessibilità all’ Italia, per una somma molto vicina ai 10 miliardi,  cifra poi alla quale andrebbero ad aggiungersi risparmi di quota 100 e reddito di cittadinanza stimati dal MEF per una cifra che attesta attorno ai 5 miliardi.  Per questo motivo, il governo sembra essere al lavoro per cercare di recuperare gli altri 15 miliardi di euro e per poter far ciò, bisognerà effettuare dei tagli di spesa e una revisione delle agevolazioni fiscali e cercare di mettere in atto la lotta all’evasione.

Tutto ciò potrebbe però non bastare. Cosa fare? Ci sono diverse ipotesi a riguardo e tra le prime che circolano ci sarebbe proprio il taglio del Cuneo. Un’altra ipotesi riguarderebbe l’unificazione di Imu e tasi ed a parlare proprio di questo è stato recentemente il viceministro dell’economia in quota PD Antonio Misiani,  il quale parla di una proposta di assoluto buonsenso. Tutto ciò è quanto trapelato proprio in queste ultime ore dalle discussioni in corso al Ministero dell’Economia, ma non si può certamente escludere che i cambiamenti che ci sono stati al governo, con la nascita anche del nuovo partito di Renzi, renda questa discussione ancora più lunga ed i tempi per arrivare alla versione definitiva della manovra possano essere maggiori.



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