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Questa sera mercoledì 6 marzo 2019, la Roma di Eusebio Di Francesco affronterà il Porto nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Si parte da un punteggio fissato sul 2 a 1 della gara di andata in favore della Roma, un risultato che però non mette al sicuro la squadra da brutte sorprese.



Per far sì che la Roma possa qualificarsi al prossimo turno della Champions League, bisognerà semplicemente non perdere la partita o per meglio dire è importante che i giallorossi vengano battuti anche soltanto con una rete di scarto e segnando almeno due gol. Il match tra Porto e Roma è in programma quindi per questa sera intorno alle ore 21:00. L’obiettivo della Roma sembra essere proprio la qualificazione ai quarti del torneo, un obiettivo che in qualche modo potrebbe salvare la stagione che fino adesso è stata piuttosto complicata e soprattutto potrebbe essere il modo affinché l‘allenatore Eusebio Di Francesco possa continuare la sua avventura a Roma. Effettivamente dopo la sconfitta subita nel derby in campionato contro la Lazio, la permanenza dell’allenatore Eusebio Di Francesco Sembra essere piuttosto incerta e quindi il passaggio ai quarti potrebbe essere davvero un’occasione per lui per potersi rifare. Ad ogni modo, nonostante il 2 a 1 dell’ andata, la missione questa sera si presenta piuttosto complicata per gli uomini di Di Francesco. È stata proprio la rete segnata nel finale da Adrian ad aver cambiato e gli scenari dato speranze al porto di poter comunque fare l’impresa.

Porto Roma Champions League 2018-2019 probabili formazioni

Il mister del Porto potrà contare su un Marega che ormai si è ristabilito dal suo infortunio. L’attaccante molto probabilmente sarà supportato da Tiquinho o Brahimi, insieme al rientrante Corona e Otavio sulle corsie esterne. Herrera si trova al comando con un centrocampo affiancato da Pereira e tornerebbe Militao dal primo minuto in difesa. Di Francesco invece recupera Manolas dopo alcuni problemi intestinali avuti prima del derby tornando così al centro della Difesa accanto o a Fazio o Marcano. Karsdorp torna terzino destro con Florenzi avanzato nel terzetto dei trequartisti, con dietro Dzeko, Zaniolo e Perotti. De Rossi e Nzonzi, in mediana mentre rimarrà fuori Cristante e Pastore non sembra essere stato convocato per via di un problema al polpaccio.

PORTO (4-4-2): Casillas; Militao, Felipe, Pepe, Alex Telles; Corona, Danilo Pereira, Herrera, Otavio; Marega, Tiquinho.

ROMA (4-2-3-1): Olsen; Karsdorp, Manolas, Marcano, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Florenzi, Zaniolo, Perotti; Dzeko.

Porto Roma dove guardare la partita

Il match è programma per questa sera alle ore 21:00 e sarà visibile in diretta su Sky e nello specifico su Sky Sport 1 canale 201 e Sky Sport 252. Gli abbonati a Sky potranno seguire la partita in streaming da tablet PC e smartphone e attraverso le piattaforme Sky Go e Now TV. La partita sarà trasmessa in chiaro quindi visibile su Rai 1 ed in streaming dall’applicazione o dal sito di raiplay.

Potrebbe essere la sua ultima conferenza stampa da allenatore della Roma. Eusebio Di Francesco ha il cuore in tumulto nell’affrontare questa trasferta, perché la sconfitta nel derby fa ancora male. Ma in questi giorni è riuscito a ritrovare l’energia per trasmettere ai giocatori la voglia di crederci, di andarsi a giocare la partita, come ha sempre fatto la sua Roma, come ha sempre voluto che facesse.

Allo stadio Do Dragao ci vuole la partita perfetta e non è facile per la Roma vista nelle ultime settimane. Di Francesco se la vuole giocare con gli uomini che gli danno più sicurezza, con quelli che ha visto più carichi dopo la mazzata del derby. Senza guardare in faccia nessuno. Siamo alla resa dei conti e non si può più sbagliare, chi commette errori finirà per pagare. Di sicuro Di Francesco non si dimetterà, qualsiasi cosa accada. Ha la coscienza a posto, sa di aver fatto il massimo e di aver lavorato nel rispetto delle strategie della società. E se decideranno di sostituirlo andrà via con i suoi sette collaboratori, con i quali forma un gruppo compatto.

NON PENSO A EUSEBIO. Sarà una notte interminabile e Di Francesco ha il coraggio di affrontarla a viso aperto: «Sarà una partita lunga, c’è un solo gol di differenza e ribadisco che sarà fondamentale fare una grande fase difensiva, il resto verrà da sé».

Non svela la formazione, ma ha studiato i suoi prima di decidere: «Tutto è possibile, i ragazzi sanno che devono essere preparati a giocare da un momento all’altro. Non sanno la formazione, voglio decidere alla fine, vedere le facce per poi far scendere in campo i giocatori in questa grande battaglia».

La sua panchina è a rischio, ma ora non è questo che conta: «Da quando mi sono seduto sulla panchina della Roma è sempre stato difficile, fa parte del lavoro. Vorrei portare l’attenzione non su Eusebio Di Francesco e il suo futuro, ma sulla Roma. E siccome sento tante chiacchiere, l’interesse del romanista è che la Roma passi, al di là di chi sia l’allenatore. Il pensiero mio, sincero, non va a me stesso, ma alla mia squadra e ai miei ragazzi, che possano fare una grande partita per far passare il turno alla Roma. Di conseguenza se ne gioveranno tutti, ma voglio ricordare che domani non gioco io e non è la partita di Eusebio Di Francesco».

UNA NOTTE DA LUPI. Si rende conto che cancellare il derby non è facile: «Quello che è successo sabato ha influito sul morale generale e su tanti discorsi. Questo non aiuta, ma dobbiamo pensare a questa come alla partita della vita che deve portare tutti a dare il massimo. Chi sceglierò deve fare una prestazione di altissimo livello e che ricordi quelle dello scorso anno, in particolare in Champions. Nel derby è il collettivo che ha approcciato malissimo la partita, in primis l’allenatore. Bisognerebbe cambiare tutto. E invece noi dobbiamo ragionare in base alla gara, all’avversario e alla scelta degli uomini. È importante andare in campo con chi ha la testa più libera di tutti o perlomeno con chi ha il desiderio di fare una grande prestazione».

Continuano a circolare le voci su Paulo Sousa, pronto a prendere il suo posto. Di Francesco ne parla con distacco: «Non sarebbe inopportuna una sua presenza allo stadio. Un conto è fare dichiarazioni non simpatiche o senza stile. Andare a vedere partite in giro fa parte del nostro lavoro, potrebbe accadere un domani anche a me. Non ci vedo niente di male. Perché, c’è? Io non lo so…».

Sul sistema di gioco fa pretattica, per non dare vantaggi a Sergio Conceiao: «Il pensiero è di partire col 4-3-3. Valuteremo prima della gara, o la notte porterà idee differenti…».



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