Amici 2020, la Celentano attacca tutti per difendere il pupillo cubano



La rivalità tra due ballerini si trasforma in una baraonda senza precedenti. Nicolai e Javier, i due galli nel pollaio della scuola di Amici 19, non hanno mai perso occasione per punzecchiarsi, tra scenate da primedonne e deliri di onnipotenza. E a causa loro si è scatenato l’inferno tra insegnanti e giurati. Per non parlare dell’ira di Maria De Filippi, insolitamente fuori di sé.



Tutta colpa dell’ennesimo scontro, vinto con tracotanza dall’allievo ucraino, in una delle ultime puntate del serale. «Me ne vado. Io ballo bene, ma vince sempre lui. Non capisco», ha sbottato Javier, in preda a una crisi di nervi, contro i giurati – Vanessa Incontrada in primis – rei di aver preferito l’interpretazione del collega alle sue capacità tecniche. «Ora sembra che la danza sia solo un’emozione», ha tuonato Alessandra Celentano, in accordo con il giovane cubano, accendendo così la furia della conduttrice. «Così non fai che fomentarlo», ha detto Maria, che ha poi alzato i toni: «Tu sei l’eccellenza della danza, Alessandra? Non capisco cosa fai ad Amici: perché non dirigi La Scala?».

Anziché incassare, la Celentano ha rilanciato, sottolineando l’incompetenza dei giudici. Non si è fatta attendere la reazione di Luciano Cannito, componente della giuria tecnica, la Var, assieme al maestro Beppe Vessicchio. «Se tutti, tranne te, sono incompetenti, io mi farei qualche domanda», ha esordito il coreografo, travolto dalla replica della collega: «Dici delle gran cavoiate. L’altra volta hai bocciato Javier in una cosa eccezionale: vuol dire che non capisci niente. Il mondo della danza sa chi sei tu e sa anche chi sono io».

Un siparietto tanto assurdo quanto vergognoso secondo chi, come Steve La Chance, l’universo della scuola di Canale 5 l’ha vissuto in prima persona: «Non mi è piaciuto vedere due professionisti urlare in quel modo. Si può avere un’opinione, ma non si dice a qualcuno che non sia competente o che non sia nessuno quando, invece, ha un lungo curriculum alle spalle. Parlare male davanti ai ragazzi in crescita non è positivo», confida  l’ex insegnante di jazz del talent che il “caratterino” della Celentano lo conosce bene. «Ad Amici mi chiamava “ignorante del settore”», ricorda. E aggiunge: «Ai miei tempi, però, non si era mai arrivati a tanto. Se da genitore avessi visto una scena del genere, avrei cambiato canale: non credo sia creativo assistere a litigi che creino ansia in famiglia».

Una volta sedata la lite, gli animi sono rimasti accesi. E le polemiche legate al putiferio si sono moltiplicate, tra chi si è schierato dalla parte di uno dei ballerini e chi, come l’insegnante Veronica Peparmi, ha preferito ricordare l’opportunità che Amici può regalare: «Questo è un programma tosto che va guadagnato con l’arte, sì, ma anche con il rispetto di chi permette di esprimersi di fronte a tanta gente», ha spiegato. «C’è chi se ne è reso conto negli anni e chi a oggi non riesce a farlo».

Ritardi e assenze ingiustificate L’umiltà, in effetti, non sembra andare per la maggiore in quel di Amici. Nicolai si è definito il “ballerino del secolo”, Javier si è detto certo di non avere nulla da imparare. Il tutto condito, da parte di entrambi, da assenze e ritardi ingiustificati alle lezioni. Fino al punto di non ritorno che ha fatto esplodere il “tutti contro tutti”. Questi toni potrebbero danneggiare lo show? «La maggior parte delle persone che conosco nel settore guarda Amici molto meno di prima», sostiene Steve La Chance. Eppure gli ascolti sono alle stelle. Sarà merito (anche) delle polemiche?



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