Andrea Bocelli: «Mi sono sentito umiliato ed offeso dai lockdown, mi ha tolto la libertà personale»



Andreste mai a farvi operare di tonsille da un macellaio? O vi fareste aggiustare la macchina da un panettiere? Non me ce ne vogliano macellai e panettieri, ma ognuno fa il suo mestiere. Si tratta di una regola aurea che evita, solitamente, figure barbine a chi la segue. Tutto questo per dire che cantanti come Andrea Bocelli e Madonna farebbero molto meglio a cantare.



E a stare zitti. Soprattutto ad evitare di improvvisarsi virologi o esperti di virus in generale. I nostri premi Cojonavirus di questa settimana, infatti, sono tutti a sette note: il primo va al tenore toscano che, ospite di una assurdo convegno negazionista al Senato, le ha sparate grosse. D’altra parte la vetrina era prestigiosa e di alto valore scientifico, con il grande virologo di statura internazionale come Vittorio Sgarbi che ha tranquillizzato tutti sulla fine della pandemia e ha chiamato a raccolta illustri colleghi come Matteo Salvini e, appunto, Andrea Bocelli.

Ma sentiamole le parole del professor Bocelli, che ha prima manifestato «qualche dubbio su questa cosiddetta pandemia». Poi, visti gli applausi della platea altamente qualificata, ha rincarato la dose: «Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto, il lockdown, perché non mi sembrava né giusto, né salutare», ha confessato. Per poi sbracare alla grande: «Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che sia andato almeno in terapia intensiva».

Quindi concludere con un perentorio «Mi sono sentito umiliato ed offeso dal lockdown per il Coronavirus nel momento in cui sono stato privato della libertà di uscire di casa senza aver commesso crimine alcuno». Poverino, ce l’immaginiamo solo e sperduto nella sua villa con piscina, dieci camere da letto, studio d’incisione e parco gigantesco. Alla faccia di chi ha fatto la quarantena in un monolocale. Non male per uno che solo poche settimane fa rilasciava interviste per far sapere che lui e tutta la sua famiglia avevano avuto il virus, che lui stesso donava il plasma.

E che, soprattutto, era stato chiamato a essere protagonista del concerto in piazza Duomo a Milano in memoria delle vittima del covid. Questa sì che è coerenza… A fargli da contraltare al di là del mare ci ha pensato Madonna, che ha registrato un video in topless e mutande (un abbigliamento adatto, non c’è che dire, chissà se a Bergamo e ad Alzano Lombardo hanno gradito…) nel quale dice che il vaccino per il Covid-19 è disponibile da mesi, ma qualcuno lo tiene nascosto per arricchirsi. Insomma, cantanti alla riscossa. Non è che il lockdown, impedendogli di fare concerti in giro, li ha costretti a giocare al classico gioco di “chi la spara più grossa, vince” in modo da tenere alto il loro livello di visibilità???



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