Angela Chianello da Mondello, imita Briatore e attacca tutti quelli che la criticano definendoli «degli invidiosi»



Non ce n’è neuroni. Si riaffaccia alla ribalta Angela Chianello. Angela chi? Ma sì. quella signora che al grido di “Non ce n’è coviddì” ha tentato di farsi una carriera sgomitando in tv, e ora che le luci dei riflettori si erano affievolite ha pensato bene di ravvivare il fuoco delle polemiche con un video dove tenta disperatamente di cantare e ballare, una vera Mission: impossibile, assieme a un gruppo di giovani, tutti ovviamente senza mascherina.



Il tormentone del video è sempre lo stesso, il refrain dei negazionisti, le uniche 4 parole che sono in grado di mettere assieme. E lei lo fa anche male: la scritta in sovraimpressione del video mostra un enorme errore dì ortografia (non c’è n’è!) che non fanno neppure i bambini delle elementari. Una roba che grida vendetta e da sola vale una multa salata.

Assurta a simbolo grazie alla trasmissione della d’Urso, la demoniaca Angela è disposta a tutto pur di non tornare nell’anonimato di Mondello, sua città natale nel palermitano, anche a passare sopra i cadaveri della pandemia. Così si inventa una coreografia che diventa assembramento non autorizzato e violazione delle regole anti-Covid, e la porta assieme al suo social manager dritta al commissariato di Mondello, dove si è beccata una multa da 400 euro.

Non paga, insiste nella polemica e su Instagram attacca i suoi detrattori: «dovete smetterla di criticare». Forte delle 1237 visualizzazioni del video trash finisce col sentirsi quasi parente di Briatore, invoca anche lei l’invidia: «Non ho mai buttato fango sulle persone per avere notorietà». C’è o ci fa? Tutte e due probabilmente.



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