Coronavirus e Condizionatori, alcuni suggerimenti per stare in casa al fresco



Il lockdown sta per concludersi, ma i dubbi su ciò che avverrà nelle prossime settimane sono ancora tanti. Relativi a cosa si potrà fare, al dove si potrà andare, su chi si potrà incontrare. E se ancora non è possibile organizzare nessuna vacanza, l’unica certezza al momento è che sarà rigorosamente italiana, l’unico modo per far rinfrescare le nostre stanche e accaldate membra durante i mesi più caldi sarà rifugiarsi in casa. Già, di nuovo. Per accendere il telecomando più gettonato durante il periodo estivo: quello del condizionatore.



E se la corsa all’acquisto dei condizionatori quest’anno è stata frenata dall’attuale emergenza sanitaria, che ne ha ridotto noti soltanto gli acquisti ma che ha anche reso impossibile l’installazione, con l’arrivo dell’estate chi dispone già di questo prezioso strumento deve darsi da fare sin da ora. Per un uso attento, oculato, mirato, prezioso.

«E necessario seguire poche semplici regole che ci consentano di usare i nostri impianti in sicurezza”, anticipa Alessandro Miani, Presidente Sima, Società Italiana di Medicina Ambientale, convinto che “piccole azioni quotidiane” possano migliorare il nostro comfort indoor «senza farci incorrere in particolari rischi per la salute».

«In questo particolare momento di criticità dovuta alla pandemia da Covid-19 – chiosa l’ingegnere Alessandro Volpi, esperto Sima di gestione e manutenzione impianti di trattamento aria – ritengo opportuno suggerire a utenti, gestori e manutentori di impianti di climatizzazione, più o meno complessi, di effettuare tutti gli interventi preventivi utili a ridurre il rischio correlato ad una non adeguata sani- ficazione e pulizia degli impianti prima del loro uso». Ecco, quindi, cosa fare e come comportarsi.

Per assicurare un migliore uso dei sistemi di raffrescamento, condizionamento e climatizzazione in ambienti indoor, privati o pubblici di piccole o medie dimensioni si consiglia, prima dell’accensione dell’impianto, di lavare con acqua e sapone liquido i filtri degli split. Poi pulire le parti esposte degli stessi con un prodotto igienizzante e, dopo aver lasciato asciugare le superfici esposte e i filtri, riporre questi ultimi nei loro alloggiamenti.

Per quanto riguarda invece i motori esterni, solitamente posizionati su balconi, terrazzi, tetti o, semplicemente, a terra dovrebbero essere sanificati periodicamente. Si consiglia che tale operazione venga effettuata da personale specializzato e che il sistema di sanificazione usato sia una tecnologia a shock termico per iniezione e contemporanea aspirazione di vapore ad alta temperatura e pressione. Sarebbe opportuno intervenire anche su split e radiatori mal manutentati, che presentano evidenti segni di degrado, sporcizia, presenza di polveri e muffe accumulate e/o incrostazioni.

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda gli impianti di condizionamento multizona, destinati al controllo ambientale di umidità e temperatura dei locali serviti. Parliamo quindi di grandi ambienti, pubblici e privati come uffici aperti al pubblico, cinema e teatri. Si richiedono in questi casi maggiori attenzioni per il corretto mantenimento e/o pulizia, sanificazione e/o disinfezione delle sezioni principali di scambio, quali batterie calde e fredde, umidificazione ad acqua e batterie di post-riscalda- mento. Cos’altro fare?

Gli specialisti della SIMA consigliano anche di aprire le finestre per alcuni minuti più volte al giorno. Nonché di dotarsi di sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), in grado anche di filtrare l’aria esterna in entrata. Fermo restando l’importanza di periodici ricambi d’aria, anche sistemi di purificazione e/o monitoraggio dell’aria indoor sono consigliati, purché validati scientificamente da Enti terzi pubblici e dotati di certificazioni che ne attestino il reale potenziale di mitigazione dei contaminanti aero-dispersi (compresi virus c batteri). Ricordate, infine, questi due accorgimenti. Evitate il flusso dell’aria dagli split dall’alto verso il basso e direttamente rivolti verso le persone presenti nell’ambiente. E cercate di direzionare le griglie esterne, qualora possibile, sempre verso l’alto. Infine mantenete tassi di umidità relativa in estate tra il 50% e il 70% e in inverno tra il 40% e il 60%. Per la verifica si può usare un semplice igrometro.



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