Decreto Rilancio e pagamento delle cartelle esattoriali: concessa proroga nel pagamento



Il Decreto Rilancio studiato dalla squadra di Governo capitanata da Giuseppe Conte sembra contenere la soluzione a tutte quelle domande che in questi giorni stanno ponendo gli italiani in ogni dove. Non a caso, ecco che oggi l’attenzione si sposta su cartelle esattoriali e rottamazione.



Decreto Rilancio e pagamento delle cartelle esattoriali

L’emergenza da Codiv-19 ha fatto in modo che tutto in Italia subisse un rallentamento e anche un fermo, come ad esempio il pagamento delle cartelle esattoriali già approvato in precedenza con la rottamazione-ter e il ‘saldo e stralcio’.

Il debito del singolo era stato così rottamato poco prima che arrivasse l’emergenza Covid-19 e il pagamento delle tasse iniziali era già avvenuto nel mese di dicembre 2019 e la seconda rata, invece, era prevista per gli ultimi giorni del mese di marzo la quale è stata poi sposata la scadenza al 30 maggio 2020. Quanto detto ha fatto sì che si sovrapponessero due scadenze, dunque, bisognerà pagarle insieme o è previsto un nuovo slittamento?

A quanto pare per il pagamento saldo e stralcio è prevista una proroga fino al 10 dicembre 2020 per quelle ‘scadenze’, quindi pagamenti, che non possono essere effettuati nei tempi già previsti.

Sospesi pignoramenti su stipendi e pensioni

Il Decreto Rilancio è entrato in vigore da pochi giorni ma porta con sé già le risposte agli italiani che sono davvero preoccupati per quello che è il loro futuro finanziario. Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasioni precedenti, il Decreto Rilancio ha l’esplicito scopo di permettere agli italiani di poter ripartire insieme alla nazione in toto, non si tratta solo di agevolazioni alle imprese, ma anche di aiuti concreti per il singolo. Non a caso, ecco che nel Decreto Rilancio è stata prevista la sospensione di pignoramenti su pensioni e stipendi, ecco in cosa consiste.

A chi chiedere informazioni?

Dunque, per quanto riguarda la sospensione di pignoramenti di stipendi e pensioni che dovevano essere già messi in attivo in concomitanza dell’inizio emergenza Coronavirus, o che erano già in vigore al momento verranno sospesi. I prelievi forzati dai conti corrente e dalle pensioni erano stati sospesi per via dell’emergenza sanitaria e, secondo quando si legge nel Decreto Rilancio, questa resterà in vigore fino al 31 agosto del 2020.

A ogni modo, è necessario ricordare che per qualsiasi genere di informazione può essere richiesta all’Agenzia dell’Entrate o, più semplicemente, consultare il loro sito web dove sono state messe a disposizione tutte le risposte alle domande, caso per caso.

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