Federica Pellegrini ha battuto l’avversario più difficile



Ci ha fatto restare con il fiato sospeso come nelle sue gare più avvincenti, in cui l’abbiamo vista tendere i muscoli fino allo spasmo per superare le rivali sul filo dell’acqua. Ma questa volta ha affrontato un avversario più temibile e subdolo: il Covid, che ha messo a rischio il suo futuro nello sport che tanto ama, il nuoto. «Non so come ho fatto a prenderlo», ha raccontato.



«Sono tornata da Roma dopo aver partecipato a Italia’s Got Talent e stavo bene. Ma durante l’allenamento successivo ho sentito le gambe doloranti. Al pomeriggio avevo mal di gola. Ho fatto il tampone e sono risultata positiva. Non ho mai pianto così tanto», ha raccontato con il volto solcato da lacrime irrefrenabili, preoccupata che il virus potesse azzerare gli sforzi e i sacrifici fatti fino a quel momento. Era pronta a partire per Budapest, dove avrebbe dovuto partecipare all’International swimming league, affrontando gare importanti in vista della partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo, rinviate al 2021 per la pandemia.

Ma il virus l’ha fermata. Per dieci lunghissimi giorni ha condiviso le emozioni della quarantena sui social, quasi un diario di battaglia, con fotografie e video attraverso i quali ha dato sfogo a malessere, speranze e rabbia, senza vergognarsi di mettere a nudo fragilità e paure. Chiusa in casa con la madre (risultata anche lei positiva al virus) e con gli adorati cagnolini, i bulldog Rocky e Vanessa, ha temuto di dover rinunciare per sempre alla sua passione più grande. «Dopo il lockdown non vedevo l’ora di ricominciare una stagione normale. Ho già 32 anni, alla mia età ogni volta che riprendo dopo un lungo stop faccio fatica a recuperare», aveva detto, ventilando la possibilità di ritirarsi. Un cedimento legittimo, in questo periodo di grave impatto sulle vite e le scelte di tutti noi. Ma lei non si è arresa. Messe da parte ansia e amarezza ha sfoderato un’enorme forza d’animo: «Ho reagito così per la rabbia di essere in questa situazione.

Ero a pezzi per la febbre e i dolori. È un momento durissimo, ma sto lottando per tornare a nuotare, ce la metterò tutta». Poi la buona notizia: all’undicesimo giorno il terzo tampone è negativo. Con gioia ed entusiasmo irrefrenabili, Federica dà l’annuncio sui social: «Ciao Maria io esco!!!! E questa volta per davvero!!! Negativaaaaa». Superati gli accertamenti medico sportivi necessari per riconquistare l’idoneità allo sport, torna in piscina. Ad Halloween si è anche travestita da strega per sottolineare che l’incubo ormai è dietro le spalle. Accanto a lei per tutto il tempo è rimasta la madre Cinzia, presenza costante nella sua vita. «Dovevo partire per le gare di Budapest e mia madre era venuta da me a Verona per curare i cani», ha spiegato.

«Quando ho saputo di essere positiva al Covid, lei è rimasta con me. Si è messa la mascherina, teneva il distanziamento. Ma è mia madre, ha fatto cose da mamma: stavo male e lei veniva in camera per darmi la tachipirina. Dopo cinque giorni ha avuto i primi sintomi del Covid. Abbiamo fatto la quarantena insieme. Ci siamo aiutate dandoci forza a vicenda. Ora anche lei sta meglio, ma ammetto di essermi sentita in colpa. Abbiamo vissuto momenti bruttissimi. Per questo consiglio di prendere le precauzioni necessarie, di prestare la massima attenzione e di non mollare anche se si crede di aver superato il momento di difficoltà».

Federica, che durante il lockdown non aveva mai perso l’ironia e postava video in cui fingeva di nuotare tra le lenzuola, con la sua forza è il simbolo dell’Italia che non si piega, che seppur costretta a blocchi e faticose restrizioni non si perde d’animo, ma continua a credere nella possibilità di riuscita e attende il momento per riemergere. Considerata la più grande nuotatrice italiana, a 16 anni, alle Olimpiadi di Atene del 2004, ha vinto i 200 stile libero ed è stata la più giovane atleta nazionale a salire sul podio individuale. Ha superato l’ansia e gli attacchi di panico che le paralizzavano i muscoli impedendole di gareggiare. Ha affrontato lutti dolorosi come la scomparsa, nel 2009, del suo allenatore Alberto Castagnetti che amava come un padre.

Non si è lasciata abbattere dalle delusioni d’amore, ma le ha trasformate in preziose lezioni di vita. Al suo fianco ora c’è l’allenatore Matteo Giunta, cugino del suo ex più importante, Filippo Magnini (papà felice con Giorgia Palmas). E non è escluso che dopo le Olimpiadi di Tokyo Federica dia vita a uno dei suoi desideri più grandi: un bebè. «Sogno una famiglia bella come la mia», ha ammesso. «Anche senza il nuoto, però, non avrei fatto figli prima dei trent’anni. Ora ci penso di più. Ma prima devo chiudere il cerchio della mia vita». E noi facciamo il tifo per lei.



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