Lady Diana a 23 anni della morte il dolore bussa alla porta



Se Diana fosse ancora viva, gli avrebbe consigliato di far pace col fratello William, con papà Carlo e con la nonna, la regina Elisabetta. E così, a 23 anni dalla scomparsa della madre, Harry, isolato negli Usa dopo le dimissioni da reale con la moglie Meghan – con la quale il rapporto è costellato di alti e bassi, ai limiti del divorzio -, rompe gli indugi. In occasione del compleanno di Carlo, il 14 novembre, vuole tornare a Londra con il figlio Archie, di un anno, che conosce molto poco i suoi parenti reali. Ma Meghan non vuole seguirlo: ai royal non ha perdonato il gelo degli ultimi mesi e ora è “lanciata” nella politica Usa.



Ogni anno la storia si ripete. Anche se ne sono passati ormai 23 dalla morte di mamma, la principessa Diana, nel tunnel dell’Alma di Parigi, Harry non riesce a non emozionarsi. A ogni anniversario il dolore bussa alla porta.

A maggior ragione è accaduto questa volta, nel mezzo di un anno che è stato singolare per tutti ma per il principe un po’ di più: al Covid e al lockdown per lui si sono aggiunti le dimissioni da membro di primo piano della famiglia reale assieme alla moglie Meghan, il trasferimento negli Stati Uniti, l’isolamento e la ricerca ancora incompiuta di un nuovo ruolo nel mondo.

A Harry sono pesate, soprattutto, le discussioni con quelli che fino a quel momento erano stati i suoi punti di riferimento: il fratello William, papà Carlo, la regina Elisabetta. Il Covid, però, ha attenuato il risentimento in Harry: il padre si è ammalato, la nonna sovrana ha 94 anni, un’età a rischio, e il principe ha temuto di non poterli più vedere. E, negli ultimi mesi, da quando cioè il matrimonio con Meghan non è più la favola bella che ha incantato il mondo ma uno stillicidio di musi lunghi e malumori – gli ultim#dalle stanze della nuòva reggia da 14 milioni di euro a Montecito, in California-, Harry si è riawicinato alla sua famiglia di origine. Non gli basta però.

E proprio il ricordo della improvvisa scomparsa della mamma lo spinge a un ulteriore passo in avanti perché non restino in sospeso eventuali cose non dette. Diana del resto, avrebbe approvato e, se fosse stata viva, avrebbe spinto il figlio minore a riappacificarsi con il fratello William. È anche per onorare il ricordo della madre, dunque, che Harry è pronto a riunirsi alla famiglia a Londra. Vorrebbe che anche Meghan lo accompagnasse, come pure il loro Archie.

Il figlio di un anno conosce poco nonno Carlo, ma anche la bisnonna Elisabetta che, a onor del vero, aveva invitato i duchi del Sussex a trascorrere qualche giorno a Balmoral, la sua dimora estiva. Ma i tempi non erano ancora maturi. Ora invece Harry non vuole più aspettare. Il primo momento utile per il ritorno potrebbe essere la metà di novembre, quando Carlo compirà 72 anni. Il regalo più bello per il nonno sarebbe rivedere il figlio e il nipotino. Ma cosa dirà Meghan?

L’ex attrice non muore dalla voglia di rivedere alcuni membri della famiglia reale, da cui si “è sentita non protetta durante i mesi della gravidanza di Archie”. Potrebbe fare una eccezione per la regina e solo per ragioni di opportunità. In America Meghan è sempre più lanciata verso la politica e verso la creazione di una versione di sé che sia di ispirazione per le altre donne. Va in questo senso la sua conversazione – diffusa da una piattaforma per l’emancipazione in rosa – con la storica femminista Gloria Steinem. Entrambe hanno ribadito l’importanza del voto nelle prossime elezioni americane. Meghan si muove in chiave anti Trump in barba all’imparzialità che i membri della famiglia reale dovrebbero mostrare. Per Harry riuscire a portarla via dagli Usa per festeggiare Carlo nei giorni delle elezioni di novembre servirebbe a evitare “scivoloni”.



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