Nadia Toffa è viva, il messaggio sui social: “Sei sorridente”



L’attenzione mediatica in questi giorni torna a concentrarsi su Nadia Toffa. Nel corso delle ultime ore è stata diffusa una notizia secondo cui possa essere ancora viva. Ecco cosa sta succedendo.



“L’importante è come vivi”

Sono trascorsi tanti mesi dal momento in cui Nadia Toffa è volata in cielo lo scorso agosto del 2019. A ricordare Nadia Toffa è stato anche lo staff de Le Iene che ha trasmesso un video dove la conduttrice dichiara: “L’importante è come vivi, quanto intensamente vivi, non quanto. Io spero di avere più tempo possibile, sto facendo tutte le cure, il problema è che continua a tornare questo tumore, vedremo quanto tempo avrò ancora, non molto credo. Io mi alzo la mattina e sorrido alla vita perché io amo la vita, l’ho sempre amata e l’amo anche adesso, ancora di più forse”.

Oggi ecco che Nadia Toffa torna a essere protagonista di una notizia che riguarda la giornalista, a seguito di un messaggio che è stato scritto sui social.

Nadia Toffa è viva?

Come abbiamo avuto modo di spiegare all’inizio del nostro articolo, Nadia Toffa è protagonista di una notizia che la riguarda da vicino: la giornalista è ancora viva?

Dopo la sua morte, sono stati davvero tantissimi i messaggi di affetto che sono stati scritti sul suo profilo social. Non a caso, ecco che un utente del web scrive: “Non sei morta, nel mio cuore sei ancora viva, ogni volta che ti penso ti vedo sorridente”. Tutto questo dimostra come l’operato Nadia Toffa, sia stato davvero molto importante in questi anni, segnando nel profondo chi l’ha seguita.

“Non ho dormito fino al suo rientro”

Nel momento in cui si parla di Nadia Toffa però non si può non far riferimento a mamma Margherita che attualmente ha sposato le sue battaglie. La donna, in occasione di una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera ha dichiarato: “È sempre stata un peperino, un terremoto piacevolissimo. Quanto mi faceva preoccupare con le sue inchieste… Quando è andata in Iraq non ho dormito fino al suo rientro in Italia. Ho imparato di più in quell’anno e mezzo con lei che in tutta la mia esistenza. Avrei fatto qualunque cosa per accontentarla e lei mi ha permesso di accudirla. È venuta a mancare lì, (in una clinica per malati terminali ndr.), il giorno prima mi sono accorta che era cambiata. Ho cercato di affrontare la sua malattia con rispetto. ‘Quando vuoi, vola tesoro mio’, le sussurravo”.



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