Salvatore Parolisi trova l’amore in carcere: ha una nuova donna



Lo avevamo lasciato dopo la condanna a 30 (poi ridotta a 20) per omicidio: che fine ha fatto Salvatore Parolisi, l’uomo che nel 2011 uccise sua moglie Melania Rea e ne profanò il corpo? L’ex militare di Frattamaggiore (Napoli) oggi ha 42 anni e ha già scontato metà della pena. Ritenuto un detenuto modello – come riporta il settimanale ‘Giallo’, a firma di Gian Pietro Fiore – oggi lavora da centralinista nel carcere di Bollate, dove è ristretto, e nel frattempo ha maturato il diritto di lasciare il carcere per motivi di lavoro o studio.



L’ex caporalmaggiore, infatti, è iscritto alla facoltà di giurisprudenza e potrà lasciare il penitenziario, come prevede la legge, per periodi variabili da un’ora a 15 giorni consecutivi, per un massimo di 45 giorni l’anno. Da tempo l’ex militare riceve le visite di una donna, sua coetanea. La conoscenza, come si legge su ‘Giallo’, durerebbe da circa tre anni, con contatti regolari che vanno avanti da quando il militare era recluso nel carcere di Pavia.

Salvatore Parolisi è stato condannato in via definitiva nel 2015, quando la Corte di Cassazione ha confermato la condanna in appello facendo cadere, però, l’aggravante della crudeltà e decurtando dalla pena comminata ben dieci anni, facendo così passare la condanna da 30 a 20 anni di carcere. Nel 2016 è stato degradato ed espulso dall’Esercito, azione che ha avuto come effetto il trasferimento dal carcere militare a quello civile, prima a Pavia e poi a Bollate.

Nel 2017 ha perso la patria potestà della figlia Vittoria, che a soli 18 mesi assistette all’omicidio della madre. Oggi Vittoria è affidata ai nonni materni, coi quali vive a Somma Vesuviana (Napoli), comune natale di mamma Melania. Un amore clandestino fu movente del delitto, nella ricostruzione dei giudici, insieme alla volontà di ‘cancellare il matrimonio’ e ottenere l’affido della figlia per cominciare una nuova vita con l’amante Ludovica, sua allieva in accademia.



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