Tina Cipollari e Gemma Galgani è fatta di battaglie quotidiane su Canale 5



Tregua in vista? Nemmeno a parlarne. Anche in tempi di coronavirus la guerra tra Tina Cipollari e Gemma Galgani è fatta di battaglie quotidiane su Canale 5. La vamp di Uomini e donne non perde occasione per ridimensionare i sogni romantici della dama del Trono over, da tempo accusata di essere in cerca di visibilità e non di un uomo.



Anche quando Gemma ha sperimentato il corteggiamento via computer, lo ha fatto accompagnata dalla pungente ironia dell’eterna “nemica”. Quando tra i pretendenti della dama è spuntato Sirius, un comandante della Marina di soli 26 anni, i commenti di Tina si sono fatti ancora più severi. «Gemma è una donna impossibile e secondo me non troverà mai l’amore», dice Tina a Nuovo Tv.

Tina, quella di Gemma è una causa persa? «Secondo me sì, perché dovrebbe imparare a essere una donna più selettiva. Lei ogni volta si emoziona, si mette a piangere, ma non è possibile che ogni uomo che inizia a corteggiarla susciti in lei sempre la stessa reazione, non è umano. Ma chi le crede? Io sono la prima a non farlo».

Che cosa pensi dei corteggiatori più giovani? Sirius ha solo 26 anni. «Sono senza parole, perché Gemma ne ha 70 e trovo incredibile che non si chieda perché dei ragazzi così giovani possano essere interessati a lei. Tra loro c’è una differenza d’età di mezzo secolo. Lei, invece di sorprendersi, risponde come se fossero dei sessantenni!».

A te è mai capitato di essere corteggiata Online? «No, ma penso che non farebbe per me. È vero che le parole possono trasmettere grandi emozioni, ma io ho bisogno di avere davanti l’uomo che le pronuncia. Dietro lo schermo di un computer si può mentire con facilità, mentre se ti trovi faccia a faccia è molto diverso».

Come vivi questo periodo di restrizioni per contenere la pandemia? «Per lo più in casa con i miei tre figli. Sono adolescenti, loro trascorrono la maggior parte del tempo chiusi in camera a giocare con la Playstation e restano in contatto con gli amici via messaggi. Per noi adulti è più facile fare sacrifici, ma per i ragazzi questo è un momento tragico. 0gni giorno mi chiedono quando finirà l’incubo. Mio figlio Francesco, che ha sempre odiato andare a scuola, mi dice: “Mamma quanto rimpiango quelle belle mattine in classe!”. Direi che abbiamo toccato il fondo…».
Tuo figlio Mattias ha debuttato nel mondo della musica con Com’è che va. «Non vuole che me ne occupi. Ha fatto tutto da solo, quasi di nascosto!».



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