Woody Allen, non farei mai del male ad una donna



Dedicato a Soon Yi, la migliore, che pendeva dalle mie labbra e poi mi ha avuto in pugno». Inizia così l’attesissimo libro di memorie di Woody Allen, uscito in e-book (libro digitale in vendita su internet) il 23 marzo scorso, e che in Italia verrà pubblicato da La nave di Teseo con il titolo A proposito di niente.



Un volume che ha avuto una genesi tormentata, come tormentata è stata l’ultima parte della carriera del grande Woody: messo sulla graticola dal movimento #Metoo per un presunto abuso sessuale sulla figlia adottiva Dylan, all’epoca 7 anni, che ha ritardato di un anno l’uscita del suo film Autumn in New York, Allen si è visto rifiutare la pubblicazione dell’autobiografìa dall’editore Hachette, che ne aveva V comprato i diritti. E subentrato per fortuna un nuovo editore, che ha consentito all’opera di venire alla luce.

E inevitabilmente, contro le intenzioni dell’autore (che ci scherza su: «Spero che non sia per questo che avete comprato il libro») le pagine che tutti sono andati a consultare per prime sono quelle della sua autodifesa rispetto all’accusa infamante che gli è stata fatta da Dylan stessa, oggi una donna adulta, e dall’ex compagna Mia Farrow.

Woody non si tira indietro e lancia qualche colpo ben assestato alla Farrow, che accusa di aver manipolato i ricordi della figlia per vendetta, dopo aver scoperto a casa di Woody (i due non hanno mai vissuto insieme) delle polaroid erotiche «da far salire la pressione a chiunque» di Soon Yi, un’altra figlia adottiva di Mia, che poi Alien sposerà.

Ecco il racconto di quella fatidica giornata, il 4 agosto 1992: «Eravamo tutti a guardare la televisione, bambini e baby sitter comprese. Siccome non c’era posto per sedermi, mi piazzai sul pavimento e per un attimo posso aver appoggiato la testa in grembo a Dylan, che era sul divano. Di certo non feci niente di inopportuno. Era metà pomeriggio, ero in una stanza piena di persone, stavo vedendo la Tv… La testa in grembo con il tempo si sarebbe trasformata nelle molestie in soffitta».

Gli possiamo credere o no? Ognuno giudichi da sé. Alien nel libro non rinuncia a mettere in ridicolo Ronan Farrow, l’unico suo figlio natuto ostile al padre, ha difeso la sorella Dylan e la madre, ed è diventato un giornalista di punta: una sua inchiesta ha contribuito a far esplodere lo scandalo Weinstein.

Il padre ricorda che fino a 11 anni Ronan dormiva nello stes-
lo avrebbe convinto a operarsi per allungarsi i femori perché «hai successo solo sei alto». E al dubbio se sia davvero figlio suo o di Frank Sinatra, l’ex compagno della Farrow, Woody si limita a un laconico: «Penso sia mio».



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