Contro Alberto Matano, Mediaset sta cercando nuove strade



Questo articolo in breve

Tutti amano Alberto Matano e la sua fama si fa ogni giorno maggiore, insieme all’affetto e alla stima del grande pubblico. Non a caso il suo programma “La Vita in Diretta” su RaiUno è seguitissimo e sta battendo i record di ascolto.



I numeri parlano chiaro e sono tutti a favore del giornalista e conduttore che sembra proprio aver trovato la formula giusta: per intenderci, nella stagione 2019-2020 insieme a Lorella Cuccarini “La Vita in Diretta” conquistava il 14,57% di share, nella stagione 2020-2021 Matano da solo è riuscito a fare ancora di meglio totalizzando il 16,90% di share e in quella 2021- 2022 è arrivato a una media di 18-19%.

Senza contare che negli anni precedenti, Barbara D’Urso stravinceva la sfida del pomeriggio, mentre ora contro Matano , Mediaset sta cercando nuove strade: gli ascolti del suo ” Pomeriggio Cinque” su Canale 5 sono crollati da un 15,73% di share medio registrato nella stagione 2019-2020 a un 15,45% in quella successiva e al 13-14% nella stagione attuale.

Il primo ad essere sorpreso piacevolmente di questi risultati così apprezzabili è lo stesso Matano che, partito come conduttore del tg, non credeva che l’attività di presentatore gli avrebbe fruttato tanto: «Sono partito con la consapevolezza che non sarebbe stato facile e che sarebbe stato un po’ come scalare un muro a mani nude, ma sapevo perfettamente quale direzione prendere – ha detto a “Chi” – Ho imparato a dare il giusto peso alle cose. Lo sport nazionale di doverti incasellare in quote politiche, categorie, amicizie, oramai mi fa sorridere. Se hai successo, sei raccomandato. Se non ti esponi, hai qualcosa da nascondere».

La fama è qualcosa a cui il giornalista e conduttore originario di Catanzaro non si è ancora abituato ma che ovviamente lo lusinga molto: «Il riconoscimento dopo un lavoro così totalizzante – ha rivelato – come non potrebbe lusingarmi? Oggi, quando giro per strada, mi riconoscono anche solo dalla voce. Le persone mi mostrano affetto e gratitudine e questo non può che farmi piacere. Per il resto, l’effimero non mi ha mai appassionato.

Conduco la stessa vita di prima e rimango ben ancorato alla realtà». È proprio questa la sua forza, il Matano che il pubblico ammira così tanto è un uomo che non si è mai montato la testa, un professionista serio che non gioca a fare il divo e che continua a frequentare gli amici di sempre, quelli con cui si trova più a suo agio: «Erroneamente si tende a pensare che più si è popolari, più si è circondati da amici.

Nel mio caso è uno specifico gioco di sottrazione e vivo di persone pure, vere, autentiche», ha dichiarato. Molti si chiedono come abbia fatto Alberto a passare dalla conduzione del telegiornale a quella di un programma popolare e seguito come “La Vita in Diretta” e lui non ha problemi nel raccontare i fatti: «A un certo punto volevo dimostrare di essere capace di fare qualcosa in più rispetto al tg. – ha spiegato a “Oggi” – Dovevo trovare un linguaggio nuovo, un registro diverso.

L’anno scorso è servito a questo, e ora ricomincio con la consapevolezza di esserci riuscito». E anche se qualcuno finge di non ricordarlo, Matano ha fatto comunque tanta gavetta. Anche prima del programma pomeridiano di Rai uno, Metano ha condotto diversi show tv come “Sono innocente“ e “Photoshow”: «Sono entrato in Rai vent’anni fa. Le nottate sotto i palazzi della politica col microfono in mano, l’esperienza in Transatlantico o i viaggi all’estero con le istituzioni sono stati una grande scuola: forse per questo il pubblico oggi mi riconosce credibilità, ma devo ammettere che proprio questa gavetta mi consente di sapere come gestire e dare una notizia.

Le mie esperienze mi aiutano a parlare alla gente a casa con buon senso». La sua passione per il giornalismo risale a quando era un ragazzino e frequentava le Scuole Medie: «Avevo una professoressa che ci faceva scegliere le notizie dei telegiornali per raccontarle alla classe. Bisognava essere sintetici, avere un linguaggio diretto, imparare a evitare i detti gergali. Ho capito che avevo la passione di raccontare i fatti e da ragazzo di provincia del Sud sognavo il Tg1.

Ricordo che un amico mi regalò l’adesivo del tg e io lo attaccai sul motorino, un vecchio Sì della Piaggio. Poi, quando arrivai a Saxa Rubra nella sede del telegiornale, mi sembrò una cosa quasi magica. La vita sorprende e sempre». Uno dei segreti del successo del giornalista è senza dubbio la capacità di emozionarsi, dote fondamentale in questi tempi così difficili. «Nonostante questo lavoro ti imponga di contenere le emozioni – ha ammesso – mi emoziono, e lo trovo anche bello… La mia cifra resta la sincerità». Esatto, non cambiare Alberto!



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