Eleonora Abbagnato per i 40 anni del marito organizza una mega festa



Scusi, ma quanto è figo mio marito? Cioè è sempre più bello, lui non sente gli anni che passano e, sia chiaro, con la festa a sorpresa, nonostante la nostra famiglia numerosa e la distanza tra noi (lui adesso vive a Vicenza, dove è diventato direttore sportivo della squadra che milita in serie B e ha come presidente Stefano Rosso, figlio di Renzo, patron della Diesel, ndr), ci siamo regalati un sorriso. Sono molto felice». Solo “Chi” era invitato al party che l’étoile Eleonora Abbagnato ha organizzato per il marito ed ex calciatore Federico Balzaretti.



La ballerina ha scelto una prestigiosa cantina in Franciacorta, dove, tra degustazione di spumanti, cibo selezionato che accompagnava la scelta delle bollicine, danze, risate e un amore immenso che si respirava nell’aria, ha creato una sorta di bolla invitando soltanto amici con super green pass e facendoli sottoporre, tutti, prima dell’inizio delle danze, a un tampone rapido. «Ho scelto di adeguarmi al protocollo Covid-19 per non avere problemi e infatti è andato tutto liscio.

Oggi combattiamo con la paura, ma non possiamo stoppare la vita». Eleonora e Federico oggi vivono un amore a distanza, da quando lui è stato scelto dalla “famiglia” di Renzo Rosso, proprietaria del Vicenza calcio, come direttore sportivo. «Il direttore più figo che c’è in Europa, ma quanto è bello», ripete l’étoile, sognante mentre guarda il marito dal quale ha avuto due figli: Julia e Gabriel. Mentre Balzaretti aveva già due bambine nate da una precedente relazione. «Con Lucrezia e Ginevra, le mie figlie nate prima dell’incontro con Eleonora che mi ha cambiato la vita, lei è stata bravissima. Piano piano abbiamo unito le nostre esistenze e lei è entrata nel cuore della mia vita, creando una famiglia allargata perfetta.

Non sogniamo altro», dice il festeggiato. «Fosse per lui la famiglia allargata si potrebbe allargare ancora, ma io sono “anziana” ormai», replica sorridendo Eleonora. Il regalo che la Abbagnato ha fatto al compagno rappresenta un gesto simbolico: un “baule” vintage da viaggio realizzato da un noto marchio. «Da quando lui è a Vicenza facciamo i salti mortali per vederci. Però la nostra base resta nella capitale. Appena posso lo raggiungo, anche perché è quasi sempre “attaccato” alla squadra, essendo un professsionista maniacale nel suo lavoro. Diciamo che ha preso da una brava insegnante. Anche per questo lo amo».



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