Iva Zanicchi “Mamma ho cantato con la cappella” Gelo in studio



Da oltre trent’anni Iva  può contare sull’amore e sul sostegno del compagno Fausto Pinna : «Sarà a Sanremo con me, non posso fare a meno dei suoi consigli», confida la Zanicchi. A fare il tifo per lei anche la nipote Virginia  e la figlia (e produttrice discografica del brano che Iva presenta al Festival) Michela (54) – avuta dall’ex Antonio Ansoldi -, che è mamma pure di Luca.



Come tutti sappiamo, l’artista ha la passione del canto sin da bambina, addirittura la maestra la faceva cantare tutti i giorni. Proprio su questo argomento, Iva ha raccontato un aneddoto molto simpatico:

UN GIORNO LA PIANOLA SI ERA ROTTA E HO CANTATO A CAPPELLA…TORNAI A CASA DALLA MAMMA E LE DISSI CHE AVEVO CANTATO CON LA CAPPELLA…TAC UNO SCHIAFFONE ASSURDO…MIA MADRE DISSE, MA CHE CAPPELLA…TU DEVI SUONARE SOLO CON L’ORGANO DEL PRETE…”

Chi ha detto che a 80 anni si è troppo vecchi per partecipare al Festival di Sanremo? Iva Zanicchi, che a gennaio ne compirà 82, dall’l al 5 febbraio sarà sul palco dell’Ariston per gareggiare con gli altri 24 artisti scelti dal direttore artistico e conduttore Amadeus. «Sulla mia età c’è poco da scherzare: altro che! A Sanremo sarò una nonna rock. D’altra parte i miei nipoti mi dicono spesso che sono più vitale della loro mamma», racconta Iva.

«Ogni periodo della vita è fantastico» E aggiunge: «Mi piacerebbe regalare una nota di speranza a tutte quelle “vegliarde” della mia età che si sentono stanche e morte. Gli anni che si hanno sono soltanto un numero. Ogni periodo della nostra vita ha qualcosa di fantastico, che vale sempre la pena di essere vissuto».

Che cosa ti ha spinto a metterti in gioco, partecipando a Sanremo? «Mentre stavo preparando il mio show D’Iva (andato in onda su Canale 5, ndr) i musicisti dell’orchestra hanno cominciato a chiedermi perché non andassi al Festival. Mi hanno messo la pulce nell’orecchio e ho ripensato, a una canzone molto bella che tengo da tempo nel cassetto.

E classica con atmosfere blues. È il grido d’amore di una donna per il proprio uomo, ma può anche essere un inno all’amore universale per la vita e per questo ci si possono identificare facilmente anche i single. Allora ho deciso di chiamare Amadeus e di mandargli la canzone».

Lui come ha reagito? «Mi ha detto che eravamo sulla strada buona e così ho coinvolto un “numera uno” della musica come Celso Valli. Oltre a essere tra gli autori, ha realizzato un bellissimo arrangiamento. E ho scoperto che Amadeus, oltre a essere un grandissimo professionista, è anche un uomo dotato di una grande sensibilità e signorilità. Mi ha trattato con grande affetto, come se fossi la sua seconda mamma».

Che cosa ti aspetti dalla partecipazione al Festival di Sanremo? Credo quello che si aspettano tutti i cantanti in gara, ovvero di cantare bene. Vorrei che la gente, dopo aver ascoltato la mia canzone, dicesse: “Guarda come canta bene questa giovane cantante… potrebbe avere un futuro!”». Hai detto che sarà il tuo ultimo Festival.

«Come concorrente sì, ma come ospite non mettiamo limiti alla divina provvidenza (ride, ndr)l In futuro potrei presentarmi con il “trio ossigeno”, assieme a Ornella Va-noni e Orietta Berti! Non bisogna mai demordere, perché l’età è solo un numero, non è nulla di più».

Qual è l’aspetto più bello della tua età? «Poter contare sulla propria esperienza e su tutto quello che si ha immagazzinato nella mente nel corso della propria vita, ma soprattutto sulla capacità di sapersi godere appieno le cose. Non voglio arrivare alla fine perché ho ancora tante cose da fare… Se penso a quanti libri non ho letto e a quanta musica non ho ancora ascoltato! Alla mia età la vita la devi assaporare attimo per attimo e devi amare molto di più. Io amo tantissimo i giovani e, anche se loro non lo sanno, sono come un vampiro che si nutre della loro forza e vitalità».

Tornando al Festival, chi ti accompagnerà nella Città dei fiori? «Ci sarà mia figlia Michela, che sarà anche la mia discografica con la sua etichetta, la LUVI, che prende il nome da Luca e Virginia, i miei nipoti. Per 50 anni ha fatto solo la moglie e la mamma, però ora ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura e la vedo molto entusiasta».

 Com’è lavorare assieme a tua figlia? «È dura, certo, perché lei mi dice che devo fare questo o quello e che sono troppo pigra. Scherzando le ho detto che non pensavo di arrivare alla mia età con lei pronta a rompermi le scatole. Ma Mi-chela non sarà l’unica ad accompagnarmi a Sanremo: ovviamente ci sarà Fausto. Lui mi è sempre vicino e non potrei mai rinunciare ai suoi preziosi consigli».



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