Mario Biondo, alla luce nuovi elementi



Noi non ci fermiamo. Non è giusto giocare sulla vita di nostro figlio». Sono le parole di Santina e Pippo Biondo, i genitori di Mario, 30 anni, il cameraman siciliano sposato con Raquel Sanchez Silva, star della tv spagnola, e trovato impiccato nel salotto di casa sua a Madrid il 30 maggio 2013 con un foulard al collo, undici mesi dopo le sue nozze, nell’appartamento che divideva con sua moglie. Si conobbero all’Isola dei Famosi spagnola, lei era inviata e lui cameraman.



Tra i due sboccia l’amore e poco dopo si sposano, il 22 giugno del 2012 a Taormina. «Noi non abbiamo mai creduto al suicidio, siamo convinti che Mario sia stato ucciso», sostiene la madre che da oltre otto anni cerca disperatamente di trovare la verità.

La morte è stata da subito archiviata come suicidio. La vedova dell’operatore televisivo cambia diverse versioni riguardo la morte del marito, i dubbi sono tanti. Mario era un cameraman, pieno di vita e con dei sogni nel cassetto, tra i quali avere un bambino. Troppe le anomalie che circondano la sua strana morte.

Dopo le indagini lacunose della autorità spagnole, che avevano chiuso il caso come un suicidio e le bugie della moglie interrogata dai pm di Palermo, la famiglia Biondo, assistita dagli avvocati Carmelita Morreale e Fabio Falcone, si è rivolta agli investigatori di Emme Team, un pool di consulenti italo-americani che ha effettuato accertamenti e ha fornito agli inquirenti nuovi elementi che potrebbero essere decisivi.

Grazie a loro lavoro, gli esperti hanno, trovato, nelle copie forensi dei dispositivi, gli indirizzi IP, messaggi rimasti sconosciuti, geolocalizzazioni, con longitudine e latitudine, informazioni che Facebook ha fornito e la prova dei dispositivi che erano collegati e dove questi si trovavano. Emerge che nella notte tra il 29 e il 30 maggio 2013, quando Mario è morto, nel suo appartamento di Madrid c’era qualcun altro.

Due smartphone avevano accesso alle pagine Facebook e Twitter della vittima, proprio tra il 29 ed il 30 Maggio 2013, sera della morte, e controllavano le attività social del cameraman. Uno dei due cellulari inoltre sarebbe stato connesso al wifi dell’appartamento, mentre il secondo smartphone sarebbe stato utilizzato nei dintorni dell’abitazione. Inoltre dalle verifiche è anche emerso che qualcuno, quella notte, ha usato la carta di credito del cameraman in un night.

Chi sono queste persone? Uno è stato rintracciato si tratta di un cinquantenne spagnolo incensurato che molto probabilmente frequentava la casa della coppia. È lui uno degli assassini? Scartata quindi l’ipotesi del suicidio, chi aveva interesse ad uccidere Mario Biondo e perchè? Dopo un anno dal matrimonio, Mario fa delle ricerche sul passato della moglie, si insospettisce, perchè Raquel potrebbe aver girato un film a luci rosse: «Mario cercava video porno a nome Raquel Sanchez Silva» rivela la signora Santina.

Ma basta questo per uccidere il giovane cameraman? «Sicuramente c’è dell’altro», aggiunge la mamma. Sembra anche che Raquel continuasse a frequentare i suoi ex, tra cui un calciatore famoso. Nasce quindi il sospetto che possa essere stato ammazzato per far si che nomi importanti non venissero coinvolti in uno scandalo. Ora, dopo oltre otto anni, la famiglia Biondo spera di fare piena luce sulla tragica morte del loro congiunto.



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