Meghan e Harry, intervista bomba dei Duca di Sussex



Se ancora esisteva un fioco spiraglio di riavvicinamento tra la casa reale d’Inghilterra e i duchi di Sussex, l’intervista-bomba rilascialta da Harry e Meghan a Oprah Winfrey per la rete Tv americana Cbs l’ha chiuso per sempre. Due ore di racconto a cuore aperto che l’ex attrice e il secondogenito del principe Carlo hanno affidato alla regina dei talk show nella più clamorosa esclusiva mai rilasciata da un membro di casa Windsor dai tempi della confessione di Diana alla Bbc nel 1995.



E come allora si è affrontato il tema delle pressioni di Palazzo, delle violenze psicologiche trascese addirittura nell’istigazione al suicidio. Ma in più Meghan ha rivelato i timori di uno tra i membri della Casa reale riguardo il colore della pelle del figlio Archie prima della sua nascita. I transfughi americani ancora una volta dividono l’opinione pubblica.

Negli Stati Uniti sono dalla loro parte, i britannici scelgono l’indignazione. E la regina Elisabetta in persona è stata costretta a un’irrituale risposta tramite comunicato ufficiale. “L’intera famiglia è rattristata nell’apprendere fino in fondo quanto siano stati difficili gli ultimi anni per Harry e Meghan”, si legge. E, ancora, a proposito delle pesantissime accuse di razzismo lanciate dalla duchessa, la sovrana tiene a precisare che sono “preoccupanti e prese molto seriamente”, al punto da essere “affrontate dalla famiglia privatamente”.

Una dichiarazione clamorosa, che si conclude con parole di affetto: “Harry, Meghan e Archie saranno sempre membri molto amati della famiglia”. Ma è chiaro che si tratta di un vero terremoto. Ecco, allora, parola per parola, cosa hanno raccontato i Sussex in Tv. «Nessuno mi aveva dato il libretto di istruzioni, nessuno mi aveva raccontato come poteva davvero essere la vita nella famiglia reale d’Inghilterra».

L’incipit spetta a Meghan, accomodata nel parco della villa di Montecito dove vive con Harry e Archie dall’estate scorsa. Si accarezza il pancione, simbolo di rinascita, di speranza, proprio come il fiore di loto cucito sul corpetto dell’abito che indossa, un Giorgio Armani nero come i ricordi evocati.

Nero, come gesto di ribellione anche stilistica verso casa Windsor, che proibisce alle sue principesse di indossare questo colore in pubblico. «Sono nata in una famiglia come tante. Noi americani immaginiamo che dentro quei palazzi la vita scorra come in una fiaba. Quando ho conosciuto Harry non ho cercato il suo nome su Google, come tutti hanno pensato, né notizie o indicazioni di protocollo sulle regole di corte.

Ricordo di essere rimasta basita la prima volta che lo vidi chinare il capo davanti a sua nonna. Io per prima non sapevo come comportarmi. Fu Fergie [Sarah Ferguson, ndr], in occasione del mio primo incontro con la regina, a spiegarmi come fare la riverenza».

Meghan divenne presto una star planetaria quando fu annunciato il fidanzamento ufficiale. Era il 27 novembre 2017. Naturale che a qualcuno, secondo la ricostruzione dei Sussex, tutto questo successo mediatico non andasse a genio. Le frizioni con la Casa reale iniziarono poco prima del matrimonio.

Si parte da un aneddoto: il diverbio tra Meghan e Kate circa i vestiti delle damigelle, la promessa sposa che aggredisce verbalmente la cognata incinta di Louis, la quale a sua volta scoppia a piangere. Oggi la moglie di Harry racconta un’altra verità. «Quella che scoppiò a piangere fui io, non lei. Quel giorno era tesa, lo eravamo tutti, non gliene faccio una colpa. Poi si è scusata, mi ha anche spedito un mazzo di fiori.

Ma quando la notizia fu riportata ribaltando la realtà e nessuno si preoccupò di smentire, mi accorsi che qualcuno era interessato ad affossarmi prima ancora del mio ingresso ufficiale in famiglia». Ed eccoci alle nozze show di Harry e Meghan, il 19 maggio 2018 a Windsor. «Ma noi volevamo che ci fosse un momento intimo, solo per noi. Così tre giorni

prima ci siamo scambiati segretamente i voti nel nostro giardino davanti all’arcive- scovo di Canterbury Justin Welby». Un clamoroso rito privato, prima di andare in scena davanti agli occhi di miliardi di persone.
Secondo la ricostruzione di Harry e Meghan, la diffidenza si trasformò in astio dopo il tour australiano del 2018, durante il quale i Sus- sex furono investiti da un’ondata di affetto senza precedenti.

E arriviamo al momento clou: «Nei mesi centrali della gravidanza», dice Meghan, «c’è stato un membro della famiglia che chiedeva insistentemente a Harry quale colore avrebbe avuto la pelle di Archie. Gli fece capire che sarebbe stato un problema se fosse stato troppo scuro. Il messaggio fu chiaro: nel caso il nostro bambino non fosse stato bianco non avrebbe mai avuto il rango di altezza reale, e gli sarebbe stata rifiutata persino la protezione personale. Ma non farò il nome di quella persona, per loro sarebbe sconvolgente».

L’accusa di razzismo ha avuto effetto deflagrante almeno quanto il passaggio in cui Meghan ha ammesso di aver pensato più volte, mentre aspettava Archie, di togliersi la vita. «Mi sentivo isolata, inerme. Quando ero entrata nella famiglia reale mi sono stati tolti il passaporto e la patente di guida. Non potevo vedere amiche o uscire in autonomia. Temevo la solitudine. Avevo cominciato a realizzare che se non fossi stata più viva
sarebbe stato un sollievo per tutti.

Ricordo di aver pensato: “Se non ne parlo con Harry finirò per mettere fine alla mia esistenza”. Era un pensiero costante, chiaro, spaventoso. Chiesi la possibilità di partire per qualche tempo. La “ditta” mi rispose di no, non era possibile. Fui costretta a partecipare a un evento di beneficenza al Royal Albert Hall nel gennaio 2019: ancora oggi i ricordi di quella serata mi perseguitano».

A quel punto, secondo i Sussex, con la moglie boicottata e sull’orlo di un crollo di nervi, fu Harry a prendere la decisione di «lasciare la famiglia per evitare che la tragedia di mia madre si ripetesse.
Abbiamo pianificato il  trasferimento sei mesi   prima dell’annuncio», dice il figlio di Diana. «Nessun passo è stato compiuto tenendo la regina all’oscuro, ho troppo rispetto per lei».

E Meghan parla addirittura di affetto nei confronti di Elisabetta. «Sua maestà è sempre stata deliziosa con me, poco dopo le nozze mi ha invitato a colazione e mi ha regalato un paio di orecchini di perle e una collana. In quella circostanza mi chiese di unirmi a lei in una visita ufficiale [a Che- shire, nel giugno 2018, ndr] durante la quale, visto il freddo, mi offrì un lembo della coperta che tiene sempre con sé in auto. Lo trovai un gesto affettuoso, mi ricordò le attenzioni di mia nonna. Quando ho saputo delle condizioni del principe Filippo l’ho chiamata per sapere cosa stesse succedendo».

Il senso di isolamento, ormai senza rimedio, si è amplificò dopo il primo spostamento dei Sussex in Canada. «Il Palazzo aveva cominciato a rifiutare le richieste di provvedere alla nostra sicurezza», dice ancora Harry. «Ho dovuto attingere dall’eredità di mia madre. Mi hanno persino consigliato di chiedere a mia moglie di tornare a recitare. E così, quando siamo arrivati in America, abbiamo dovuto firmare contratti multimilionari con Netflix e Spotify: dovevamo provvedere alla nostra famiglia.

Mio padre, sin dai tempi del primo trasferimento a Vancouver, cominciò a non rispondermi più al telefono. Lo amerò sempre, ma sono deluso. Ci sono molte ferite aperte nel rapporto con lui. Cercherò di guarirle. Quanto a mio fratello William, ho emozioni discordanti.

Abbiamo passato l’inferno insieme e condiviso esperienze dolorose. Ma ora siamo su strade diverse». Quella di Harry e Meghan, duchi di Sussex non si sa fino a quando, è proiettata ora verso la nascita della loro bambina. «Sì, è una femminuccia. Due figli sono perfetti. Direi che ci fermiamo qui».



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