Michelle Hunziker confessa la sua malattia



Estate, mare, voglia di leggerezza. E Michelle Hunziker è campionessa di sorrisi, spontaneità e buon umore. Il suo profilo Instagram, seguito da quasi cinque milioni di persone, è ricco di splendide cartoline social dai luoghi di vacanza, che naturalmente hanno sempre la conduttrice al centro: bella, bionda, solare. In una parola: imbattibile.



Una carica di positività che – chi ha imparato negli anni a conoscere la showgirl – sa che viene da lontano: è frutto di consapevolezza e di capacità riflessiva riguardo alle proprie sofferenze. In passato Michelle ci ha più volte conquistati con il racconto delle proprie difficoltà esistenziali e della sua capacità di ripresa. Nel libro Una vita apparentemente perfetta, per esempio, aveva descritto i 5 anni in balia di una setta, da cui riuscì a liberarsi nel 2006, a 28 anni.

Oggi è noto il suo impegno contro la violenza fisica e psicologica sulle donne attraverso l’associazione Doppia Difesa creata con l’avvocato Giulia Bongiorno. Per questo ormai ogni cosa che la Hunziker dice appare credibile e significativa. In questi giorni, mentre dialogava con i fan su Instagram, la showgirl ha confidato con il consueto sorriso di soffrire di tripofobia, scatenando la curiosità: che cos’è? «Ormai lo sanno tutti, amici e parenti che ho questa fobia», ha spiegato Michelle.

«Provo fastidio davanti a quelle superfici che presentano buchi piccoli e irregolari» e nonostante il tenore scherzoso del tutto ha concluso con un’espressione del viso che lascia pochi dubbi riguardo al suo disagio e disgusto. «Si tratta della paura provata di fronte a fori di dimensioni variabili come appaiono per esempio in certi frutti, penso al melograno e alle fragole, o nei nidi di alcuni insetti », spiega Giuseppe Carrà, professore di Psichiatria all’Università di Milano Bicocca.

«In realtà non è ancora un disturbo ufficialmente riconosciuto, ma si può includere nel più ampio campo delle fobie». Fobia significa paura. «La paura è un’emozione sana in risposta a uno stimolo potenzialmente pericoloso che suscita prima allarme e poi una reazione di difesa», prosegue il professore. «La fobia è invece una reazione esagerata: non proporzionata allo stimolo. In questo caso la presenza di avvallamenti su una superficie può dar luogo a un’intensa quota d’ansia, incontrollabile: totalmente eccessiva e irrazionale come per tutte le fobie».

Le strade per curare questo tipo di disturbi sono di due tipi, psicologiche o farmacologiche: «Anche se non bisogna esagerare perché spesso capita che vadano spontaneamente in remissione. Buoni risultati si ottengono con le terapie comportamentali che prevedono un’esposizione graduale allo stimolo fobico per imparare a gestire la reazione senza raggiungere l’acme di ansia». Il caso di Michelle non sembra certo tra i più allarmanti, ma quella che a prima vista sembrerebbe una problematica minore ha invece, secondo il professor Carrà, una sua rilevanza.

«La Hunziker ha una notevole capacità introspettiva e riflessiva, rara nei personaggi dello spettacolo. In passato la conduttrice ha parlato anche dei suoi sentimenti depressivi e delle proprie vicende esistenziali complesse, sempre con toni adeguati.

Oggi dobbiamo esserle grati, perché in questa seconda estate di Covid ci offre lo spunto per riflettere sull’importante tema delle fobie». Perché è importante riflettere sulle fobie? «Per il fatto che dopo aver sofferto tanto per la pandemia oggi assistiamo a un fenomeno irrazionale di timore nei confronti dell’arma più potente che abbiamo per contrastarla: il vaccino. Metà del mondo occidentale si sta interrogando in cerca di una risposta alla paura della puntura, che crea tanti problemi in termini di salute pubblica».

Secondo il professor Carrà questo dipende da due fattori: «Il primo è la sfiducia nei confronti del potere. Il secondo è un notevole deficit di cultura scientifica che è ormai evidente non solo in Italia, ma in tutte le società avanzate, in Europa come negli Stati Uniti. I sistemi educativi dovrebbero interrogarsi sul perché i quarantenni, cresciuti nel benessere, sono così ignoranti sui temi scientifici. La verità è che la nostra è un’epoca di grandi paure irrazionali. Inspiegabili, proprio come le fobie». La stessa Hunziker ha affermato nei giorni scorsi di essersi vaccinata, ma che molti non lo fanno perché sono spaventati.



Lascia un commento