Roberto Mancini: chi è, età, carriera, calcio, ex moglie, compagna, figli e Nazionale



Roberto Mancini è uno degli ex calciatori più forti della storia moderna del calcio. Sin da ragazzino è stato appassionato di questo sport e soltanto tredicenne è stato ingaggiato dal Bologna. Ha fatto poi il suo esordio con la Primavera felsinea a soli 16 anni.



La sua prima partita in Serie A è stata giocato il 13 dicembre 1981 quando non aveva neppure 18 anni. Ha giocato inizialmente con la maglia Rossoblu, poi come tutti sappiamo è stato un giocatore della Lazio. E’ passato alla Fiorentina ed anche all’Inter. Oggi è il CT della nazionale italiana. Ma cosa conosciamo di lui e della sua vita privata? Conosciamolo meglio.

Roberto Mancini chi è

Ha 57 anni ed è nato in provincia di Ancona, a Jesi il 27 novembre 1964 sotto il segno zodiacale del Sagittario. È stato sposato con Federica Morelli fino a 2015. Subito dopo la fine di questa relazione, Roberto Mancini si è fidanzato con Silvia Fortini che poi ha sposato nel 2018. Quest’ultima gestisce un studio legale molto importante a Roma e pare che tra i suoi assistiti ci sia pure il marito. Dal suo primo matrimonio con l’ex moglie Roberta, ha  avuto tre figli ovvero Filippo nato il 13 ottobre 1990, Andrea nato il 13 agosto 1992 e Camilla nel 1995.

E’ il momento che capita solo una volta (in realtà due) ogni quattro anni. Quando la pretesa, quasi sempre del lato maschile della famiglia, di monopolizzare la televisione per vedere una partita di calcio, è condivisa anche da chi il pallone di solito non lo può sopportare.

Le giornate in cui seguire uno sport non è più affare da semplici tifosi ma emozione diffusa, collettiva che coinvolge tutti, o quasi, che diventa argomento di conversazione comune, segna l’umore generale, può persino, secondo alcune ricerche, favorire l’aumento del Pil, o causare una crisi economica.

Stiamo parlando, forse l’avrete capito, degli Europei di calcio, che prendono il via per l’Italia l’11 giugno. La nostra Nazionale viene da una bella striscia positiva, si è qualificata vincendo tutte le partite, il commissario tecnico Roberto Mancini sembra avere perfettamente in mano la squadra e, insomma, siamo tra i favoriti.

Ma non è di calcio dal punto di vista tecnico che vogliamo discutere qui, tanto se ne parlerà in abbondanza nei prossimi giorni. E lo faranno con più gusto coloro che guardano solo un paio di partite l’anno, che ovviamente saranno proprie queste.

Quello che qui invece vogliamo ricordare è che questi Europei, con una formula insolita (si giocheranno non in una sola nazione, ma in tanti e diversi Paesi europei), si svolgono nel 2021, dopo essere stati rinviati lo scorso anno.

Perché, è inutile girarci intorno, può perfino risultare sgradevole ricordarlo, ma questi sono gli Europei del Covid. Se non ci fosse stata la pandemia, questa estate sarebbe stata senza calcio (e senza Olimpiadi, per cui vale lo stesso discorso). Invece la scadenza quadriennale del torneo europeo, che si incrocia a due anni di distanza con quello Mondiale (che quindi si giocherà in Qatar nel 2022), è ta sconvolta dall’imponderabile, c malattia che ha messo in scacco il mondo intero.



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