Roberto Mancini: il divorzio da Federica Morelli e la seconda moglie Silvia Fortini



Roberto Mancini è l’attuale CT della nazionale italiana che attualmente è impegnata nella competizione europea di calcio dove sta riscuotendo un grande successo. Sembra che l‘Italia di Roberto Mancini Infatti partita dopo partita stia ottenendo un grande successo e soprattutto sia già riuscita ad arrivare ad un ottimo risultato. I calciatori finalmente dopo diversi anni hanno acquisito lo stile di gioco di Roberto Mancini e stanno dando i loro frutti.



Roberto Mancini, ottimi risultati della Nazionale

Ottimi risultati contro la Turchia, la Svizzera ed il Galles ed una vittoria piuttosto sofferta contro l’Austria, ma la nazionale italiana di calcio di Mancini sta piacendo tanto agli italiani. Adesso toccherà al Belgio ma sarà una partita piuttosto impegnativa. Ad ogni modo, riguardo le abilità tecniche e non solo di Roberto Mancini non ci sono dubbi. È stato un grande calciatore ed è anche un bravo allenatore che in tutti questi anni ha sicuramente dimostrato di avere tanta qualità e tanto talento. Ma cosa conosciamo invece della sua vita privata? Sapete che Mancini è stato sposato per 25 anni con una donna di nome Federica?

Il matrimonio con Federica e poi il divorzio

Era esattamente il 1990 quando Mancini stava vivendo i suoi Momenti d’oro come calciatore e nello specifico giocava nella Sampdoria. In quegli anni vinse tre Coppa Italia e una Coppa delle Coppe e arrivò anche a vincere lo scudetto. In quegli anni aveva il suo fianco Federica Morelli la sua prima moglie dalla quale ha avuto tre figli ovvero Filippo Andrea e Camilla. Purtroppo però dopo tanti anni ed esattamente nel 2009 iniziò una crisi tra i due che li ha portati ad una decisione piuttosto drastica, ovvero quella di allontanarsi per cercare di capire effettivamente quali fossero le loro intenzioni. Nell’estate del 2015 è arrivato il divorzio proprio quando Mancini è diventato l’allenatore dell’Inter. “Scelta del tutto personale da parte del marito“. Sostanzialmente questa è stata l’unica dichiarazione pubblica rilasciata dall’ex moglie.

Le seconde nozze con Silvia Fortini

Mancini subito dopo il divorzio pare che abbia conosciuto un’altra donna ovvero Silvia Fortini un noto avvocato che pare stesse seguendo le pratiche del divorzio del commissario tecnico della Nazionale. La nuova compagna di Roberto si chiama Silvia ed è un noto avvocato e guida un importante studio legale di Roma. I due hanno iniziato a frequentarsi nel 2016 e per la prima volta sono apparsi insieme nel 2017. Soltanto un anno dopo sono diventati marito e moglie.

È stato di parola Mancini. Voleva vedere la solita Italia, la sua Italia, anche contro il Belgio primo nel ranking Fifa e fra i favoriti di questo Euro2020. Il et ha accontentatogli italiani ed è stato accontentato dai suoi giocatori: gli azzurri hanno sempre fatto la partita. Soffrendo com’era normale che fosse contro una squadra piena zeppa di talenti (con De Bruyne recuperato in fretta e furia) e in un match che, soprattutto nel finale, si è fatto aspro. pieno di scontri violenti e ben oltre il limite.

Ma alla fine dei sette minuti di recupero è stata l’Italia a staccare il biglietto per Wembley, dove martedì sfiderà la Spagna di Luis Enrique. È finita con gli azzurri sotto il settore della Bayern Arena colorato di verde-bianco-rosso a ricevere pacche. abbracci e baci dei tifosi italiani.

Stravolto dalla tensione ma raggiante il et a fine partita: «Abbiamo meritato di vincere. Siamo stati straordinari nel gioco ed è stato normale soffrire nel finale». Mancini non condivide l’analisi della prima parte del match, di un avvio di gara in salita: «La partita era abbastanza aperta, ci sono state diverse azioni. Loro buttavano la palla avanti ma noi ci siamo difesi, senza soffrire». Alla vigilia il presidente della Figc aveva indicato nella semifinale l’obiettivo minimo: «Non non avevamo un obiettivo minimo, volevamo fare il massimo. Ora ci sono ancora due partite e vedremo cosa accadrà.

La Spagna? Godiamoci la vittoria e poi vedremo cosa succederà». Ce stato, purtroppo, anche spazio per le lacrime di dolore. Quelle di Leonardo Spinazzola. uscito quando la partita stava imboccando il viale del tramonto a causa della lesione del tendine d’Achille. Il romanista tentando l’ennesimo sprint è scivolato con il sinistro. Un urlo di dolore e immediata la richiesta del cambio, avvenuto in barella e fra i singhiozzi del giocatore.



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