Anna Safroncik preoccupazione per il padre fuggito da Kiev



Il padre dell’attrice ucraina è rimasto per giorni bloccato a Kiev, sotto i martellanti bombardamenti russi: «Siamo molto angosciati. Si sentono bombe e spari, vige la legge marziale, qualunque uomo viene arruolato», ha raccontato lei nei giorni scorsi. Poi, finalmente, il sollievo: «Papà è arrivato a casa mia. È in salvo»



Finalmente a casa con lei. In salvo  e al sicuro. Anna Safroncik ha riabbracciato il padre. L’attrice, nata a Kiev, sui social network ha lanciato appelli, condiviso il dolore per quanto sta accadendo nel suo Paese.

L’impotenza davanti alla guerra  scoppiata tra Russia e Ucraina, la paura, la preoccupazione per chi si ama le hanno lacerato il cuore. Il tenore Jevhenjj Safroncik, infatti, vive in una Kiev martoriata dalla pioggia di bombe e missili russi: «Sento mio padre ogni ora praticamente. È I lui che dà forza a me. Incredibile la sua forza, il I suo senso di appartenenza. Riesce a essere ottimista anche in una situazione del genere.

Mio papà è un grande uomo e anche sua moglie», aveva raccontato la Safroncik. E ancora: «Siamo molto angosciati, nessuno sa cosa sta accadendo realmente. Si sentono bombe, spari. Stiamo cercando tutti di capire come portare via i nostri cari da Kiev, ma al momento è impossibile, vige la legge marziale. Qualunque uomo venga fermato per strada sul territorio ucraino viene arruolato. Mi ha fatto sapere una mia amica che il marito è stato fermato mentre stava per raggiungerla. Gli hanno dato un minuto per salutarla al telefono e cambiarsi per partire».

Al suo papà, fuggito da Kiev insieme alla moglie, per fortuna è andata meglio: «È riuscito a raggiungere la dogana», ha rassicurato Anna sempre sui social. Ma finché non riabbraccerà papà non sarà tranquilla davvero. Il tempo si era fermato, scandito solo dal battito del cuore che un po’ si fermava e un po’ accelerava: «È stata una lunga notte per coordinare tutto: come e dove mandare lui e tanti altri sfollati.

La situazione è allucinante. Alla dogana hanno finito tutto, cibo e acqua. Per fortuna sono arrivati i primi aiuti umanitari», aveva quindi proseguito la protagonista di serie tv come Le tre rose di Èva, rivelando anche quanto dura fosse la situazione nel suo Paese: «Fa freddo. Nessuno ne parla, ma fa freddo. Chiunque si trovi fuori da una stazione coperta congela». «Ora aspetto solo che lui attraversi la dogana, ma so che sarà in salvo». Poi finalmente la notizia più bella: Safroncik è arrivato in Italia: «Mio papà e sua moglie sono in salvo!!! Finalmente dopo tutti questi giorni di viaggio sono arrivati a casa mia… al sicuro». La gioia di Anna non si può misurare. E ora quell’abbraccio che aveva mandato a papà attraverso il cellulare glielo ha potuto dare veramente.



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