Curiosita su chi è Serena Bortone? Età, figli, marito, compagno e vita privata



Serena Bortone chi è? Ha figli?

Sembra che abbia iniziato a lavorare in Rai subito dopo la sua nascita. È nata a Roma l’8 settembre 1970 e pare abbia iniziato a lavorare prima ancora di aver tolto il pannolino. Ha debuttato in Rai con il programma “Alla ricerca dell’Arca”, condotto all’epoca da Mino Damato. La Bortone non si è mai sposata e di conseguenza crediamo che non abbia mai avuto figli. Nonostante non si sappia molto di Serena Bortone, possiamo comunque essere certi che non si sia mai sposata. Sembra improbabile, data la sua empatia per i sentimenti dei suoi ospiti, che non si sia sposata. Ha sempre sostenuto di non credere molto all’istituzione del matrimonio nella famiglia del Mulino Bianco, e spero che questo faccia comodo anche a voi.

Anche con i concorrenti assenti nel programma “Oggi è un altro giorno” durante il periodo natalizio (a causa della sua imbattibilità come “grande corazzata soap + Uomini e donne”, ndr), lo share del programma è cresciuto nel tempo dall’8% al 13%. È cresciuto ancora di più nel periodo sanremese, quando gli ospiti hanno discusso della kermesse oltre a parlarne tipicamente. Dopo due anni, Serena Bortone è cresciuta molto e da timida, impostata e impacciata conduttrice, è diventata una zia cool per il cast fisso della trasmissione (Memo Remigi, Jessica Morlacchi e Massimo Cannoletta, tra gli altri), che si è trovato a suo agio in un programma che mescola discussioni politiche più leggere e impegnate.



Sui social media, i balli, le gaffe di Serena Bortone (ad esempio quella sul cane o i sospiri involontari durante un’intervista), gli sproloqui e i momenti corali con i suoi nuovi “amici” pomeridiani stanno attirando molta attenzione. In altre parole, le piace e si lascia andare, divertendo e mostrando al pubblico italiano una naturale vivacità e arguzia prima sconosciute. I giorni di “Agorà” sono finiti, perché “Oggi è un altro giorno” ed è tempo di divertirsi.

HO ANCH’IO UN LATO FRIVOLO

Mia madre non era una femminista, ma mi ha inculcato valori importanti. Era una catechista, ma non amava i cattolici ipocriti e detestava i pettegolezzi. A otto anni mi regalò La provocazione, un libro difficile sulla vita dei grandi “provocatori” della storia, da Gesù a Don Milani.

La mamma mi ha insegnato a dire ciò che intendo e a pensare alle mie parole. Mi ripeteva sempre: “Impara a dire quello che pensi e a pensare a quello che dici”. Questa lezione mi è rimasta impressa quando sono davanti alla telecamera. Da Agorà, programma di attualità politica di Rai Tre, a Oggi è un altro giorno, ho imparato a conoscere parti di me che non avevo mai esplorato. Ho sempre ballato, ma solo con i miei amici, non in televisione. Ho anche rivelato il mio lato giocoso, che considero un aspetto positivo di me stessa. Il Festival di Sanremo, che è stato uno spettacolo bellissimo, ha avuto un grande successo perché tutti noi abbiamo tanto bisogno di ridere.

IN TIVÙ SONO EMPATICA

Il racconto della vita di ogni persona ha un aspetto universale, e nei miei programmi cerco di fornire approfondimenti storici e psicologici. È difficile per me procedere quando mi preoccupo del dolore degli altri, ma allo stesso tempo sono empatica e piango spesso al cinema, a partire da The Dead Poet’s Society. In studio ridiamo molto perché abbiamo creato un bel gruppo di persone che si vogliono bene. Inoltre, non dobbiamo preoccuparci di soddisfare la nostra quota di bellezza, a partire da Samuel Peron. Mi piace avere ospiti nel programma. Di recente abbiamo avuto Sarah Ferguson, che è stata una scoperta divertente, intelligente e, a mio parere, radiosa.

È arrivato un uomo in grado di esprimere il messaggio cristiano universale del cristianesimo oltre la fede, il cardinale Matteo Zuppi. Credo che questo sia il segreto del papato di Francesco come credente. Come credente, mi piace la TV inclusiva, che è aperta a chiunque voglia esprimere qualcosa di vero. Ognuno, quindi, contribuisce con un po’ di Italia. Dal transgender alla persona con disabilità o con il cuore spezzato, ognuno porta un pezzo d’Italia. È fondamentale esprimere le proprie fragilità, e mi commuovono gli uomini che divulgano le loro debolezze. È un impegno enorme per loro trasmettere ogni giorno, ma sono contento di non dovermi alzare all’alba, come ho fatto per anni, per farlo.

Sono più a mio agio? Preferisco mangiare che perdere tre chili, perché la bellezza inizia con l’amare se stessi. I cinquant’anni sono una nuova fase della vita con meno stress. Ho sempre avuto molti amici. Al liceo, io e quattro mie compagne di classe eravamo popolari e ammirate dai ragazzi che lasciavano poesie in bagno. Ci piacevano perché eravamo coraggiose e brillanti. Poi ci siamo perse di vista. Un giorno abbiamo deciso di incontrarci a cena su Facebook e ci siamo ritrovate. Da allora non ci siamo più separati. Ci teniamo in contatto regolarmente e, dato che una del nostro gruppo si è trasferita a Miami, abbiamo organizzato un viaggio per andare a trovarla. Ogni anno facciamo un viaggio in barca di 15 giorni: cinque cannoni fuori dal comune che vagano per il mare!

Non è meraviglioso? Uomini? Ho avuto due fidanzati super romantici, oggi non reggerei un uomo così. Sono single, il che offre dei vantaggi. La libertà e l’indipendenza, per esempio, sono impagabili. Vi rinuncerei solo se mi innamorassi in modo viscerale. come a volte mi capita. L’amore è l’unica stupidità che tollero. Certo, devo trovare la persona giusta e non è facile. Intanto in casa, dopo Pierre è arrivato il secondo gatto persiano, Cherie. Cosa auguro alle lettrici di Confidenze? Di essere libere e autentiche. Tutto il resto va e viene».



Lascia un commento