Dove ha detto Alessia Pifferi di aver lasciato la bimba di 16 mesi che è morta in casa di stenti



Sei giorni fa, Alessia Pifferi ha detto al suo compagno Mario D’Ambrosio che sarebbe andata al mare con la zia Diana. Invece ha lasciato la figlia di 16 mesi a casa da sola. La bambina è stata trovata nella sua culla con un biberon di latte vicino.Dopo sei giorni, la bambina è morta per sfinimento. “Sapevo che poteva andare così”, ha detto a Francesco De Tommasi, il procuratore di Milano che indaga sull’incidente.



Durante l’interrogatorio, la donna non ha mai pianto o si è disperata. Tuttavia, ha sottolineato che in passato la figlia era sopravvissuta da sola nei fine settimana.

Alessia Pifferi è detenuta in carcere, in attesa della convalida del fermo. È accusata di omicidio volontario plurimo aggravato da secondi fini e premeditazione. I dettagli non sono ancora chiari.

Ma una volta in casa la piccola era già morta: una volta arrivati i soccorsi in casa i medici non hanno potuto far altro che accertare il decesso.

Ulteriori indagini hanno rivelato che la donna aveva avuto apparentemente una relazione segreta, sconosciuta alla famiglia e agli amici. Il bambino non era il figlio della donna, nato dalle sue precedenti relazioni a lungo termine, ma era stato concepito durante una breve relazione. La donna ha dichiarato alle autorità di non essere resa conto di essere incinta e di aver partorito in casa senza informare nessuno, compreso il padre del bambino.

La piccola non aveva un pediatra ed era nata in casa: qui i dubbi che non fosse stata registrata all’anagrafe. Al momento però risulta che non era segnalata ai Servizi Civili.



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