Elisabetta D’Inghilterra non ha pace per colpa dei figli



Paura per la sovrana, che si è ammalata di Covid come avevamo rivelato. Non bastasse il virus, a 95 anni deve affrontare anche i problemi dei figli. Dovrà sborsare 14 milioni di euro per permettere ad Andrea di “comprare” il silenzio di Virginia Giuffre che lo ha accusato di violenza sessuale. Intanto Carlo, erede al trono, avrebbe incassato il ricavato di alcune onorificenze vendute attraverso l’ex valletto…



Londra, febbraio corte c’è la massima allerta: la 95enne regina Elisabetta è ufficialmente malata di Covid. “Diva e donna” lo aveva rivelato in anticipo. Lei, tempra d’acciaio, ha già fatto sapere che onorerà gli impegni più leggeri.

Ma c’è altro. I guai dei suoi figli, i principi Carlo e Andrea, il primogenito ed erede al trono e il terzogenito figlio prediletto (ma dopo tutto quello in cui si è cacciato davvero non sappiamo se sia ancora il preferito della mamma), le tolgono il sonno.

Di Andrea, purtroppo, molto si sa: l’amicizia con Jeffrey Epstein, l’ex magnate americano morto “suicida” nel 2019 in carcere dove era stato rinchiuso per violenza sessuale e traffico internazionale di minorenni; le accuse da parte di una di esse, Virginia Giuffre, che ha trascinato Andrea in tribunale dicendo di essere stata violentata tre volte da lui quando era minorenne. Il principe avrebbe rischiato un vergognoso processo pubblico da qui a settembre se non avesse trovato una via di salvezza per il rotto della cuffia.

Un accordo extra-giudiziale è la sorpresa su cui nessuno puntava. Nei fatti, Giuffre accetta di ritirare la causa civile in cambio di denaro. Quanto, non è dato sapere ufficialmente, ma diverse fonti parlano di una cifra che si aggira intorno ai 14 milioni di euro. Soldi che, per ora, il principe non possiede e che probabilmente usciranno dal portafoglio della regina. E, in ogni caso, Andrea non otterrà di nuovo né incarichi pubblici né il titolo di altezza reale.

Su di lui resterà sempre l’ombra del sospetto: quella di aver “comprato” il silenzio della sua accusatrice. Per un caso che (forse) si chiude ce n’è un altro che invece si spalanca con un rumore da grancassa: Scotland Yard ha aperto un’inchiesta su una Fondazione di Carlo. Perché? Michael Fawcett, ex braccio destro e valletto di Carlo, nonché ex presidente della Fondazione, avrebbe chiesto e ottenuto dal miliardario saudita Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz oltre un milione e 700mila euro in cambio di una spinta per ottenere la cittadinanza britannica e di una onorificenza che corrisponde più o meno a quella del nostro “commendatore”.

I soldi sono finiti nelle casse della Fondazione. Di più: il miliardario ha effettivamente ricevuto l’onorificenza nel 2016 proprio dalle mani di Carlo. Possibile che il principe non sapesse nulla del denaro sborsato da Mahfouz? Lui giura di no e Fawcett ora non fa più parte dello staff ristretto di Carlo: si è dimesso da ogni carica. Ma c’è un altro passaggio che insospettisce gli investigatori. Già nel 2013 l’imprenditore aveva incontrato Harry, il figlio di Carlo, facendo successivamente una donazione da 700mila euro a una charity del giovane principe.

Il dubbio è che proprio Harry abbia presentato poi Mahfouz a suo padre, anche se lui assicura di aver tagliato i ponti con l’imprenditore nel 2015. Le indagini sono appena iniziate, ma nessuno esclude che Carlo e Harry possano essere interrogati. Se potesse, la regina si metterebbe le mani nei capelli. Sorridono William e Kate che, pur dispiaciuti per Carlo, vedono in questa storia un’ulteriore possibilità per avvicinarsi al trono.



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