Quello che devi sapere su Volodymyr Zelensky chi è: età, moglie, figli, Ucraina, presidente, guerra



Chi l’avrebbe mai detto che quel ragazzo di 28 anni che nel 2006 vinse, in coppia con la ballerina professionista Olena Shoptenko, la prima edizione ucraina di Ballando con le stelle sarebbe diventato, poco più di 15 anni dopo, l’eroe della resistenza contro l’invasore russo? Eppure è così: Volodymyr Zelensky, il presidente in cui tutti gli ucraini ora si riconoscono, l’uomo che sfida apertamente la rabbia feroce del suo omologo russo, Vladimir Putin, fino a pochi anni fa era un attore, un uomo di spettacolo.



In Internet gira un vecchio video in cui lo si vede mentre balla – anche bene a dire il vero – tra gli applausi del pubblico. Quanta differenza con i video che lo stesso Zelensky pubblica in questi giorni, quelli in cui, assicurando che non scapperà e che non lascerà Kiev, dice: «Il nemico ha designato me come bersaglio numero uno e la mia famiglia come bersaglio numero due». Non è scappato Zelensky, non ha intenzione di farlo.

La sua famiglia è rimasta in Ucraina: la moglie Olena e i figli Kiril e Aleksandra, come lui, non sono fuggiti nonostante gli Stati Uniti abbiano offerto la possibilità di farli uscire dal Paese e metterli al sicuro. Zelensky dà coraggio ai suoi concittadini e sprona il resto del mondo a muoversi in difesa dell’Ucraina.

Nessuno avrebbe mai scommesso che quel ragazzo, attore, comico, ballerino, sarebbe diventato un simbolo, non solo per il suo Paese ma per il mondo intero. Volodymyr Oleksandrovyc Zelens’kyj è nato 44 anni fa a Kryvyj Rih, una zona dell’Ucraina meridionale dove si parla russo.

La sua stessa famiglia, di origine ebraica, è di madrelingua russa. Laureato a Kiev in giurisprudenza, iniziò a recitare dopo l’università. Ha partecipato a film e trasmissioni televisive. Era un comico e faceva una feroce satira politica.

La notorietà arrivò con il programma Servitore del popolo in cui interpretava un personaggio immaginario di nome Vasily Goloborodko, un insegnante di liceo di 30 anni che si sveglia una mattina e scopre di essere stato eletto presidente del Paese con oltre il 60% dei voti popolari.

Tutto merito di un video di una sua lezione in cui inveiva contro la corruzione nel Paese, postato da un suo studente e diventato virale. Anche in questo caso, nessuno pensava che dalla finzione si sarebbe passati alla realtà.

Eppure Zelensky lo fece. Fondò un partito chiamato proprio come il programma, Servitore del popolo, e si candidò alle elezioni presidenziali. Divenne presidente il 21 aprile 2019, battendo, al secondo turno Petro Porosenko con il 73,22% dei voti. Molti pensavano che non sarebbe stato in grado di ricoprire un ruolo così importante, si aspettavano gaffe ed errori: sono stati smentiti anche prima dell’escalation della crisi con la Russia.

Ma è stato smentito soprattutto chi credeva che Zelensky sarebbe stato, per via delle sue origini, troppo filorusso. Oggi il settimanale inglese The Economist scrive che «Zelensky sta creando e interpretando una narrazione che emerge spontanea fra gli ucraini e che parla di ribellione, resilienza e spirito di sopravvivenza ».

Quando si sono incontrati lui faceva il comico in tv e lei gli scriveva i copioni. Nel cassetto hanno entrambi una laurea, lei in Architettura, lui in Legge. Il presidente dell’ucraina è diventato il simbolo dell’eroica resistenza alla guerra scatenata da Putin; la moglie gli è rimasta accanto, nei bunker. Storia di una coppia che sfida i carri armati e lancia un messaggio a tutto l’Occidente.

Nel 2006 trionfava nella versione ucraina di Ballando con le Stelle. Nel cassetto, lui che ha la madre ingegnere e il padre diretto-re di un dipartimento accademico di Cibernetica, aveva anche messo nel 2000 la laurea in Giurisprudenza, ma lo show era il suo mondo.

Dal 2014 al 2019, è stato il protagonista della serie tv di successo, Servo del popolo, dove interpretava il ruolo di un professore che si candida alla presidenza. Mai avrebbe pensato, Volodymyr Zelensky che la realtà sarebbe andata oltre la fiction. Alle elezioni politiche del 2019 ha battuto l’ex primo ministro Yulia Tymoshenko, la leader con la treccia, proponendosi, anche via social, come l’alternativa al corrotto establishment politico.

Ma nemmeno Volodymyr (curioso, è la versione ucraina del nome Vladimir), o nemmeno lo sceneggiato-re più fantasioso, avrebbe mai potuto immaginare che – di lì a poco – più che presidente sarebbe diventato il simbolo di un popolo e della sua resistenza contro l’aggressione dell’ultimo nostalgico dell’impero zarista, Vladimir Putin.

Parvenu deliapolitica, di certo non un professionista dello Stato, servo del popolo lo è diventato davvero scegliendo di non fuggire, come pare il governo di Londra gli avesse offerto ai primi movimenti di tank russi verso Kiev.

Lui non si sente al di sopra del popolo, sembra dire con ogni sua scelta, ma fatto della stessa materia. Ora che è nel mirino di mercenari pagati per farlo fuori, parla al suo popolo come al mondo intero, via social, da qualche bunker segreto e in maglietta militare. Così è stato capace di coinvolgere tutto il mondo nella battaglia del suo Paese. «Non sono io iconico, l’Ucraina lo è, l’Ucraina è l’Europa», dice, come dire: se soccombiamo noi, soccombe la libertà di tutto l’Occidente; lottiamo per i nostri e i vostri figli.

La stessa scelta di non fuggire è stata fatta da sua moglie, Glena che insieme con i loro due figli, Aleksandra, di 17 anni, e Kiril, di 9, è anche lei nascosta in uno dei bunker in cui sopravvivono gli abitanti rimasti a Kiev. Il marito ha quasi 14 milioni di seguaci, Glena è seguita da oltre 2 milioni di persone su Instagram dove pubblica foto e video della vita sotto le bombe. «Non cadrò nel panico o scoppierò a piangere. Sarò calma e fiduciosa.

I miei bambini mi guardano e resterò vicino a loro e accanto a mio marito. Ma anche accanto a voi. Miei cari ucraini! Vi guardo tutti. Siete incredibili! Sono orgogliosa di vivere con voi nello stesso Paese!», scrive nei suoi post. Coetanea del marito, sposato nel 2003, Olena Ze-lenska è architetto, scrittrice e attivista. Ha studiato alla Facoltà di Ingegneria Civile della National University, ma è diventata autrice e sceneggiatrice per 1’emittente televisiva statale Ucraina; ha collaborato anche alla scrittura dei copioni per il marito. Inizialmente -contraria alle » aspirazioni di “Vlodo” alla presidenza, oggi lo sostiene. «Preferisco stare dietro le quinte.

Mio marito è sempre in prima linea, mentre io mi sento più a mio agio nell’ombra. Non sono l’anima della festa, non mi piace raccontare barzellette. Non è nel mio personaggio. Ma ho trovato ragioni per espormi pubblicamente, l’opportunità di attirare l’attenzione delle persone su importanti questioni sociali», ha raccontato, quando Vogue Ucraina le ha dedicato la copertina. Nel 2019 è stata inserita tra le 30 donne più influenti del suo Paese.

Per Unicef ha sostenuto campagne a difesa dell’infanzia e per l’emancipazione delle donne. In questi giorni di guerra il marito l’ha citata in uno dei suoi tanti post sui social network rivolti ai potenti del mondo che sembrano voler ribadire: “La nostra storia riguarda tutti”. Era quello indirizzato al principe William d’Inghilterra e alla moglie Kate: «Glena e io siamo grati al duca e alla duchessa di Cambridge che, in questo momento cruciale in cui l’Ucraina si oppone coraggiosamente all’invasione della Russia, sono al fianco del nostro Paese supportando i nostri coraggiosi cittadini. Il bene trionferà». Oggi, nella storia, i nomi di Vlodo e Glena suonano come un binomio indissolubile, persino più di quelli di William e Kate.



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