Manuela Villa, chi è l’ex marito Marco Narducci e chi era suo padre Claudio Villa



La vita della donna non è stata molto semplice, Uno dei tanti motivi a quella di aver visto morire suo papà a Claudio Villa, nel lontano 1987 quando ancora la ragazza non era stata riconosciuta come figlia legittima. Solamente dopo pochi anni il tribunale è riuscito ad accertare la stretta parentela. Manuela Villa è stata sposata con Marco Narducci, il loro matrimonio Ormai è finito. Ma chi è il suo ex marito? Conosciamolo meglio.

Manuela Villa, chi è il suo ex marito

L’ex marito di Manuela Villa si chiama Marco Narducci e sul suo conto si sa davvero ben poco. Lavora nel mondo dello spettacolo, anche se non è molto famoso. I due si sono sposati il 10 aprile 1999, ma soltanto sei anni dopo, ovvero nel 2005 i due si sono lasciati. Sarebbe stata proprio Manuela a chiedere la separazione legale. Per quale motivo? A dire dalla Villa, non gli avrebbe mai perdonato di averla abbandonata con un bambino di solo pochi mesi. Si tratta del piccolo Jacopo, nato il 1 marzo 2004 dalla loro unione. Non si sa però altro sulla loro storia d’amore, ne tantomeno sulla loro vita privata.



Manuela Villa, chi è suo padre Claudio Villa

Claudio Villa (1º gennaio 1926 – 7 febbraio 1987) è stato un cantante e attore italiano. Occasionalmente è stato anche un autore, con 35 canzoni depositate a suo nome. Nel corso della sua carriera ha venduto 45 milioni di dischi in tutto il mondo. Insieme a Domenico Modugno, ottenne quattro vittorie al Festival di Sanremo: nel 1955, con Buongiorno tristezza; nel 1957 con le corde della mia chitarra; nel 1962 con Adido. addio, solo in coppia con Modugno, e nel 1967 con Don’t think about me. Vinse anche la serata di autori indipendenti, istituita fuori concorso in occasione del Festival del 1957, con Ondamarina. Per il suo temperamento fiero fu soprannominato El Reuccio durante una puntata dello show rossonero, diretto da Corrado.

Nacque a Roma, nel quartiere Trastevere, dove visse fino agli anni Cinquanta per poi trasferirsi da adulto a Monteverde Nuovo. Proveniente da una famiglia umile, suo padre, Pietro Pica, era un automobilista, mentre sua madre, Ulpia Urbani, era una casalinga. Disse di essere stato il PRIMO a scoprire, fin da bambino, la strage delle Tombe Ardeatine, mentre cercava di capire, insieme a un prete, cosa provenisse dal misterioso cattivo odore che infestava il suo quartiere. Vinse il primo concorso canoro al quale partecipò con il brano Chitarratella, grande successo di Carlo Buti che Claudio idolatrava e di cui in seguito incise molte canzoni.

Nel 1946 partecipò, per la prima volta, ad alcune trasmissioni locali di Radio Roma de la Rai. Nel 1947, per l’etichetta Parlophon, incide il suo primo album con Serenatella dolce e amara e Canzoncella. Il 78 giri c 8134 è uno dei più ricercati dai collezionisti.

Nel 1952 sposò l’attrice e doppiatrice cinematografica Miranda Bonansea che gli avrebbe dato il suo primo figlio Mauro l’anno successivo; il matrimonio sarebbe terminato dieci anni dopo. Sempre nel 1952, ha interpretato Serenata amara, il suo primo film da protagonista; poi realizzerà una trentina di film, quasi tutti solo un pretesto per le sue performance canore, spaziando dalla commedia italiana (la Buco Band, Fontana di Trevi) a strazianti storie d’amore (Canzone proibita, Primo applauso). Il ruolo che gli piacque di più fu quello dell’artista Mario Valli, interpretato in Granada addio (1966) da Marino Girolami.

Nel 1957, fu sottoposto ad un curioso processo da parte della rivista Sonrisas y canciones, dopo una dichiarazione considerata presuntuosa e immodesta (la famosa frase del ” piedistallo “), in cui al pubblico viene chiesto di votare innocenza o assoluzione. Sarà assolto. La stessa procedura sarà replicata nel 1960, e dalle pagine della rivista riceverà un argomento difensivo da Pier Paolo Pasolini, che difenderà l’assoluzione del cantante. Egli è assolto con 138 voti. 225 lettori. Nel 1959 con Binario (che è il suo debutto come cantautore) vince la prima edizione del Festival di Barcellona. Nel 1962 partecipa al Grande Festival di Piedigrotta. Sempre nel 1962 partecipò all’Eurovision Song Contest con Addio addio piazzandosi nono, mentre nel 1967 con Do not go further arrivò undicesimo nella stessa competizione.

Nel 1963 vince il Festival di Napoli con Jammo ja” con Maria Paris, mentre nel 1965 è semifinalista alla seconda edizione di un album per l’estate con Sifolina, una delle sue canzoni meno conosciute ma che porterà anche alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia pochi mesi dopo. Vinse anche due edizioni di Canzonissima: la 1964 (chiamata Napoli contro tutti) con ”O sole mio’ e la 1966 (chiamata Scala reale) con Granada.

Nell’edizione del 1965 della Canzonissima (detta nove test) si classifica al terzo posto, mentre nell’edizione del 1967 (detta Partitissima) si colloca al secondo posto. In quegli anni, La Villa ha una durata di circa 7 anni con la subrette siciliana Noemi Garofalo, dalla quale ebbe altri due figli, nel 1962, Claudio, e successivamente nel 1966 Manuela (in arte, Manuela Villa), ed entrambi sono riconosciuti i suoi figli dal Tribunale di Roma dopo la sua morte, anche se avevano iniziato la causa di riconoscimento quando era ancora vivo. Tra il 1968 e il 1971 partecipa ogni anno a Canzonissima, raggiungendo sempre la finale. Claudio Villa, dotato di voce tenore, non saprà dopo quegli anni rinnovarsi nel repertorio al mutare dei tempi e delle mode. In particolare, rimarrà sempre legata alla canzone più melodica e popolare tipica degli anni Cinquanta. Gli aspri scontri con chi ha criticato il suo repertorio sono quasi proverbiali. Ogni anno, al Festival di Sanremo, è stato coinvolto in alcune polemiche con l’organizzazione e la stampa, sia che fosse tra i partecipanti o escluso.

Ma Claudio Villa ha sempre potuto contare sull’affetto del suo folto pubblico, che ha seguito ogni passo della sua carriera. I suoi concerti erano sempre sold out. Villa partecipò a Canzonissima 1972 e Canzonissima 1973, ma non riuscì a raggiungere la finale

. Nel 1973 sei ospite in Dov’è Zazà? , celebre programma presentato da Enrico Montesano e Gabriella Ferri. Con la cantante Romana, sua grande ammiratrice e amica, suona gli stornelli da rispettare, che sono rimasti nella storia della canzone e della televisione italiana. Nello stesso anno partecipa a La Piedigrotta: le nuove Canzoni di Napoli. Nel 1973 si innamora di Patrizia Baldi, che sposa in Campidoglio il 18 luglio 1975.

Il loro matrimonio fece scalpore in quanto Patrizia aveva meno di 31 anni; ma nonostante le critiche il loro matrimonio durerà fino alla morte del cantante. Dal loro matrimonio nacquero altre due figlie, Andrea Celeste e Aurora. Nel 1976 fonda a Roma con il figlio Mauro, una radio privata, Radio Lazio, e dirige personalmente per alcuni anni una trasmissione chiamata socialmente con Claudio Villa.

Nel 1977 incide per la Ariston Records EWIVA VILLA, un LP raro in quanto con arrangiamenti sinfonici per organo e disco di Victor Bacchetta ripete successi come Rosso di será e Manuela. Nel febbraio del 1980 nasce Andrea Celeste e nel maggio del 1981 nasce Aurora (ballerina e coreografa). Claudio Villa riscoprirà la gioia di essere di nuovo padre all’età di 54 anni.

Nel 1981, a seguito di una perquisizione ordinata dai giudici istruttori Gherardo Colombo e Giuliano Turone a Villa Wanda di Licio Gelli, fu ritrovata la lista P2. Tra i 932 iscritti, c’era anche il nome di Claudio Villa. È interessante notare che Claudio Villa, oltre al rivale Luciano Tajoli, eseguì negli anni Cinquanta centinaia di brani ormai dimenticati, ma di un certo interesse, tra questi vale la pena ricordare: Il Ponte, La luna Nel rio e Fontane Romane incisi per l’etichetta VIS Radio. Claudio Villa inizialmente, sotto la direzione del Maestro Vigilio Piubeni dell’etichetta Carisch, incide diversi album per l’etichetta Parlophon/Carisch e poi, dopo qualche anno, incide altri successi come Luna Rossa o Torna per l’etichetta VIS Radio; in seguito Claudio Villa registrò i suoi album in cetra (che in seguito divenne cetra Fonit).

Claudio Villa tra il 1980 e il 1985 è stato ospite fisso del programma televisivo Il Bingoo, trasmesso dall’emittente regionale Antenna 3 Lombardia. Il 1982 è un anno particolarmente brutto per Villa, segnato dalla morte della madre. Nello stesso anno fu eliminato nella prima serata del Festival di Sanremo, dove aveva eseguito il brano Let’s make peace. Nel 1984 è invitato a Sanremo con il brano fuori gara un amore tanche grande. L’ultima apparizione di Sanremese risale all’edizione del 1985 con il brano melodico Il mio primo angelo, che viene preso in considerazione da pubblico e critica con quasi totale indifferenza.

Nel 1985 è ospite fisso del programma Il buon paese presentato da Claudio Lippi su Canale 5. Nel 1986 è l’organizzatore dell’anti-fast food per contrastare la presenza di paninoteche nel centro di Roma, in modo particolare Mcdonald’s in Piazza di Spagna; il primo evento si tenne il 20 aprile 1986 con la partecipazione di attori, registi, scrittori e musicisti, tra cui Giorgio Bracardi, Renato Nicolini, Giulia Radino, Valerio Merola, Philippe Leroy, Luciano De Crescenzo, Bombolo, Marisa Laurito, e altri. Morì improvvisamente il 7 febbraio 1987 per un infarto all’età di 61 anni nell’ospedale di Padova, dove era stato ricoverato per diversi giorni per un intervento chirurgico al cuore. Dopo la cremazione, le sue ceneri furono sepolte a Rocca di Papa, nel cimitero di San Sebastiano; nella sua tomba c’è l’epitaffio “la vita sei bella, la morte fa schifo”. La sua morte è stata annunciata in diretta da Pippo Baudo, durante l’ultima serata della XXXVII edizione del Festival di Sanremo, ed è stata seguita da un lungo applauso da parte del pubblico ariston.



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