Per gli inquirenti, chi ha girato il video della morte di Alika “ha dato una grossa mano a indagini”



Il video degli ultimi istanti di vita di Alika Ogorchukwu è diventato virale online dopo il suo omicidio a Roma. Gli utenti dei social media hanno accusato l’autore del video, che ha scelto di intervenire di non, di volersi guadagnare il plauso sociale. Tuttavia, questo stesso filmato si è rivelato fondamentale per le indagini che hanno portato all’arresto e all’incriminazione del 32enne Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo.



La conferma dell’accaduto arriva da fonti investigative. “Il video diventato virale su Internet ci ha dato una grossa mano insieme alle riprese delle telecamere di corso Umberto a ricostruire l’esatta dinamica dell’aggressione subita dal mendicante”, hanno dichiarato gli inquirenti, come riportato dal Corriere della Sera.

Una ventottenne di origine moldava che venerdì pomeriggio stava passando per le vie del centro di Civitanova Marche si è trovata di fronte a una scena orribile. “Ero terrorizzata davanti a quella scena, pietrificata dalla paura”, ha raccontato la giovane donna, che è stata anche interrogata come testimone dagli inquirenti al pari di altre persone presenti sul posto.

Secondo i testimonianze, sono stati in molti a non restare a guardare. È stato chiamato un uomo che sapeva fare la rianimazione cardiopolmonare; un impiegato dell’ufficio di Civitanova ha recuperato un defibrillatore doganale dalla sua auto; un altro uomo ha inseguito l’aggressore e lo ha denunciato alle forze dell’ordine.

“Tutto questo sicuramente sarà stato fatto, ma la cosa più grave è che prima di arrivare alla morte di Alika non sia stato fatto nulla” ha replicato però l’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia di Alika Ogorchukwu, aggiungendo: “Chi era lì e si è girato dall’altra parte dovrebbe vergognarsi perché è anche un po’ colpa sua quello che è successo”.



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