Ammazzato a 22 anni dopo una lite in discoteca, Rosolino era un campioncino nel calcio: “Giocato nel Torino e nel Palermo”



Il giovane talento del calcio, Rosolino Celesia, è stato vittima di una tragica sparatoria in una discoteca di Palermo, che ha posto fine alla sua vita a soli 22 anni.

Nella notte, intorno alle 3 del mattino, una lite violenta è scoppiata fuori dai bagni della discoteca Notr3, situata in via Pasquale Calvi, nel centro di Palermo. Durante la lite, Rosolino è stato colpito da due colpi di pistola, uno al torace e uno al collo.



I primi soccorritori hanno trasportato il giovane d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo, ma purtroppo, nonostante gli sforzi del personale medico, non è sopravvissuto alle ferite. Sul luogo del delitto, sono stati trovati altri bossoli, suggerendo che l’assassino ha sparato più colpi in direzione di Rosolino, forse con l’intenzione di spaventarlo.

Gli investigatori stanno ora svolgendo un’approfondita indagine per identificare il responsabile di questo atroce omicidio. Le telecamere di videosorveglianza della discoteca e della zona circostante saranno fondamentali per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Un Talento del Calcio

Rosolino Celesia aveva iniziato la sua carriera nel mondo del calcio fin da bambino, frequentando la scuola calcio Ribolla, fondata da Totò Schillaci, l’eroe dei Mondiali ’90. Il giovane talento, classe 2001, aveva sognato di giocare in Serie A e aveva vestito le maglie delle giovanili del Trapani, del Torino e del Palermo. Era considerato una promessa nel mondo del calcio.

Questa tragedia rappresenta una grave perdita per la comunità sportiva e pone l’attenzione sulla crescente violenza che affligge alcune zone di Palermo. Speriamo che giustizia venga fatta per Rosolino Celesia e che la sua promettente carriera calcistica sia commemorata adeguatamente.



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