Ammazzato di botte in strada senza motivo: anziano dichiarato morto cerebralmente



Un anziano signore di settantaquattro anni è stato brutalmente aggredito lunedì pomeriggio in via Bovio da un giovane con problemi psicologici. L’aggressore, che nel frattempo è stato arrestato, ricorda solo ricordi frammentari dell’accaduto.



La tragica storia dell’anziano pensionato, crudelmente aggredito e lasciato in coma da un ventenne che non aveva mai conosciuto, è giunta a una conclusione devastante. Il giovane, che era in cura per problemi di salute mentale, era in grado di ricordare solo frammenti dell’incidente. È un ricordo straziante della fragilità della vita.
L’attacco

Piero Orsini, questo il nome della vittima, era un amato medico in pensione che stava camminando in via Bovio lunedì pomeriggio quando ha incontrato il suo aggressore. L’aggressore era appena uscito dallo studio di uno psichiatra insieme al padre e, senza alcun preavviso, ha sferrato un pugno al 74enne prima di procedere a prenderlo a calci più volte. Non solo l’anziano è stato aggredito, ma anche un 36enne che è intervenuto in suo aiuto è stato picchiato. Le sue condizioni non sono in pericolo di vita, ma il pestaggio gli ha causato diverse ferite e la perdita di alcuni denti. La violenza è cessata solo quando il ragazzo ha sentito le sirene delle volanti della polizia e ha tentato di fuggire, ma senza successo.
Un giovane è stato tragicamente arrestato e portato nel reparto psichiatrico, causando immensa sofferenza e dolore.

Le autorità hanno arrestato il giovane aggressore e lo trasferiranno rapidamente dal reparto psichiatrico dell’Ospedale Santa Chiara al famigerato carcere Don Bosco nel prossimo futuro. La madre, che ha parlato con The Nation, ha rivelato che il ragazzo era in cura da un po’ di tempo, ma che non c’erano segni di allarme e che non era mai successo nulla del genere.

Il ragazzo ha solo un ricordo nebbioso dell’accaduto. “Non riusciva a giustificare il suo comportamento”, ha dichiarato il direttore dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Pisa Giovanni D’Allestro, come riportato dal Corriere Fiorentino. “Si è subito ritirato in uno stato di totale silenzio e ha dimostrato di essere solo in parte cosciente di quanto era accaduto: ricorda solo di essere uscito dallo studio medico perché era molto incattivito”. Secondo quanto riportato dal quotidiano, i primi esami clinici avrebbero riscontrato la positività ai cannabinoidi, mentre Il Tirreno riporta che il ragazzo non ha mostrato segni di instabilità durante il ricovero.



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