Anna Magnani: Un’icona del cinema italiano rivisitata



#L’incontro con la leggenda



«Aveva uno sguardo unico, una voce sussurrata, dal timbro perfetto». Questo è come la scrittrice Patrizia Carrano descrive il suo primo incontro con la grande attrice Anna Magnani nel 1971. Carrano, autrice di “Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani”, ci offre un ritratto intimo e dettagliato di questa icona del cinema italiano. «La fama della popolana non è del tutto adeguata. Era sofisticata» rivela l’autrice, sottolineando l’attenzione di Magnani per la sua bellezza.

La carriera di una stella

Anna Magnani fu la prima non-americana a vincere l’Oscar come attrice protagonista nel 1956 per “La rosa tatuata”. Donna passionale, Madre affettuosa, amica e musa di Tennessee Williams, fu anche una figura di spicco nell’animalismo ante litteram. Magnani fu una donna di grande determinazione, capace di rifiuti clamorosi come quello del ruolo principale nel film “La ciociara”, poi andato a Sophia Loren.

L’approccio alla vita

Magnani era un’animalista convinta: amava circondarsi di cani, gatti e persino un ghepardo. «Aveva bisogno di affetto e certezze, e gli animali gliene davano», racconta Carrano. Nonostante la sua immagine di popolana, nella vita era una donna sofisticata, che viveva in un attico a Palazzo Altieri, in centro a Roma, arredato con buon gusto.

Un’eredità duratura

Magnani è rimasta un’attrice moderna, un personaggio del mito. «E il mito è antico, ma eterno. La Magnani è un archetipo. Tanto che oggi viene evocata da attrici come Frances McDormand e Penélope Cruz. Non ha lasciato eredi, ma ha lasciato un’eredità», conclude Carrano. Il suo contributo al cinema e alla cultura italiana rimane indelebile, un esempio di talento, passione e determinazione che continua a ispirare le generazioni future.



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