Italia in crisi spirituale: la metà dei cittadini non crede più



Il Progressivo Allontanamento dalla Religione

Un distacco progressivo e devastante, tipico di una società che subisce profonde trasformazioni sotto l’effetto della secolarizzazione. Anche l’Italia, un tempo conosciuta come la terra dei santi e dei missionari, sta iniziando a somigliare sempre più alla Francia o alla Germania, dove la religione è ormai un elemento quasi marginale nella vita delle persone. A delineare senza mezzi termini il fenomeno dell’abbandono è una ricerca nazionale commissionata dalla rivista cattolica Il Regno al professor Paolo Segatti dell’Università di Milano.



La Fiducia nella Chiesa: Un Quadro Preoccupante

L’immagine della società che emerge non è certamente quella sperata dalla Chiesa. In poco più di dieci anni, la percentuale di chi non crede in Dio è salita dal 26% al 36%. Al contrario, coloro che affermano di credere (indipendentemente da quanto forte o incerto sia il loro credo) rappresentano solo il 57% della popolazione, rispetto al 72% del 2009. In sostanza, un italiano su due. Negli ultimi quattordici anni, la frequenza alle messe è drasticamente diminuita. Solo il 18% degli italiani frequenta la parrocchia ogni domenica. Tuttavia, rimane molto forte il riferimento culturale di base: al 72,7% degli intervistati che rispondono alla domanda su quale religione seguono, rispondono senza esitazione: “Quella cattolica”. Nel frattempo, gli atei dichiarati sono raddoppiati, passando dal 6,2% al 15,9%.

Il Futuro della Chiesa e le Riflessioni di Papa Francesco

Il tema della scristianizzazione è da tempo al centro delle riflessioni di Papa Francesco. Proprio per questo motivo, ha convocato in Vaticano oltre 400 delegati da tutto il mondo per partecipare al Sinodo sulla Sinodalità, una grande riflessione con l’obiettivo di trovare percorsi condivisi per avvicinare la Chiesa alla gente e renderla più attraente. Tra i temi affrontati ci sono quelli relativi alla morale sessuale, all’omosessualità, alle donne e a come applicare metodi più democratici nella gestione delle diocesi. Nonostante gli appelli all’unità del Pontefice, l’assemblea è divisa.



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