La crociata di Luca Zaia contro il temuto granchio blu: Minaccia e Disastri - Controcopertina
Rimani sempre aggiornato, Segui le nostre notizie cliccando sulla stellina ⭐️ a questo link --> Google News

La crociata di Luca Zaia contro il temuto granchio blu: Minaccia e Disastri

La Presentazione del Nemico: Il Granchio Blu

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha alzato l’allarme riguardo a un nemico temibile: il granchio blu. Durante una conferenza stampa tenutasi ieri a Venezia, Zaia ha mostrato dal vivo due esemplari di questa specie che sta causando seri problemi. Questo crostaceo, secondo le parole stesse del governatore, “spacca tutto e fa disastri”.

Origine e Devastazione

Il granchio blu, originario delle coste occidentali dell’Atlantico, dalla zona del Canada all’Argentina, è diventato una minaccia per il Mediterraneo. La sua introduzione in queste acque potrebbe essere avvenuta attraverso l’acqua di stiva delle navi. Ciò che lo rende particolarmente pericoloso è il suo status di predatore che non fa parte della catena alimentare mediterranea. Questo crostaceo sta causando danni considerevoli agli allevamenti di vongole, nutrendosi delle sementi deposte sul fondale per favorire la crescita delle vongole stesse. I danni sono stati particolarmente gravi nella Sacca di Goro, nel delta del Po, dove la produzione di vongole è di vitale importanza per l’economia locale.

Le Misure Contro la Minaccia

La lotta contro il granchio blu è diventata una priorità. Luca Zaia ha annunciato che la Regione Veneto ha stanziato 80.000 euro per i primi studi, mentre il governo ha destinato 3 milioni di euro. Lo stato di calamità è stato dichiarato il 24 luglio, e si è richiesto lo stato di emergenza nazionale. Un progetto avviato da Arpave Veneto Agricoltura prevede la posa di 300 nasse per monitorare la diffusione e la distribuzione della popolazione del granchio blu.

La Caratteristica e la Minaccia di Proliferazione

Il granchio blu, chiamato così per la colorazione delle sue chele, è un predatore che può raggiungere dimensioni notevoli: oltre 23 centimetri nei maschi e 20 centimetri nelle femmine, con una lunghezza media di circa 9 centimetri. Sebbene originariamente fosse preda di tartarughe, pesci e uccelli nelle sue aree d’origine, la mancanza di predatori naturali lo ha reso un proliferatore incontrollato. Ogni femmina è in grado di deporre da 700.000 a 2 milioni di uova, contribuendo all’aumento incontrollato della popolazione di questi crostacei nelle acque in cui si insediano. Una minaccia ecologica che richiede interventi immediati e incisivi.

Continua a leggere su Controcopertina.com

Leggi Anche  Chi ha Nascosto Anna Frank: Una Storia di Coraggio Umano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *