La morte di Gerardina Corsano: concluso il caso botulino, la pizzeria si difende



L’autopsia sul marito di Gerardina Corsano esclude la presenza di botulino nel suo organismo, secondo quanto emerso dalle analisi effettuate dopo il suo ricovero in ospedale.



Gerardina Corsano

Sempre più improbabile risulta la pista dell’intossicazione da botulino durante la cena del 31 ottobre presso il ristorante “Oasi” ad Ariano Irpino. Tuttavia, nelle ultime ore si sta facendo strada l’ipotesi dell’avvelenamento da pesticidi. Nel frattempo, il ristorante nella provincia di Avellino, che è stato scagionato da tutte le accuse, ha indetto una conferenza stampa per annunciare la riapertura imminente dell’attività.

Gerardina Corsano: l’intossicazione da botulino viene esclusa come causa di morte

L’utilizzo di botulino come causa della morte di Gerardina Corsano è da escludere, come confermato anche dai test effettuati sugli alimenti sequestrati presso la pizzeria. L’olio di peperoncino, inizialmente sospettato di contenere botulino, risulta invece privo di contaminazioni. L’ipotesi più plausibile al momento sembra essere un’eventuale esposizione della donna a sostanze chimiche presenti nei locali commerciali del marito.

La dichiarazione della proprietaria della pizzeria “Oasi”

Nel corso della conferenza stampa per l’annuncio della riapertura dell’attività, tenutasi presso la pizzeria “Oasi” ad Arpino, Guerino Gazzella, avvocato della coppia di ristoratori, ha ribadito l’innocenza del locale riguardo alla tragica vicenda. La signora Piera, titolare della pizzeria, ha voluto inoltre rilasciare un messaggio riguardante la morte di Gerardina Corsano, sottolineando che la causa non è stata un’intossicazione da botulino.

“Questo è stato un periodo molto difficile, come ho già affermato in precedenza. Non possiamo dimenticare quanto accaduto, ma vogliamo concentrarci sul ripartire. La nostra vita e il nostro lavoro sono di fronte a noi, nonostante il dolore per la Signora e la sua famiglia. Queste parole non sono vuote; desidero sinceramente ringraziare gli amici, la famiglia, i clienti e il mio avvocato per il loro supporto. Cerchiamo di chiudere al più presto questo capitolo, pronti a tornare a lavorare con lo stesso entusiasmo di prima. Grazie a tutti per essere qui oggi. È quanto basta.”



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