Lega in difficoltà: cosa rispondono dopo aver abbandonato la promessa di cancellare la Fornero?



Nella recente legge di bilancio del governo Meloni, una decisione ha sorpreso e deluso molti italiani: l’aumento dell’età pensionabile e il mantenimento della legge Fornero. Questa mossa ha suscitato reazioni negative, soprattutto tra i sostenitori della Lega, che aveva promesso di cancellare la riforma Fornero e introdurre la tanto attesa Quota 41. Scopriamo cosa dicono i politici del Carroccio riguardo a questa decisione.



Alzamento dell’Età Pensionabile e Fine della Quota 41

Invece di vedere l’attesa Quota 41 diventare una realtà, gli italiani si sono trovati di fronte a un’altra realtà: l’aumento dell’età pensionabile. Questa modifica significa che, anziché la Quota 103, che ha permesso il pensionamento anticipato a chi aveva almeno 41 anni di contributi e 62 anni di età, si passerà alla Quota 104, richiedendo sempre 41 anni di contributi ma con un’età ancora più alta.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha affermato che “sarà molto più restrittivo l’accesso al pensionamento anticipato”. Questa mossa è stata considerata una delusione, soprattutto perché la Lega aveva promesso di cancellare la riforma Fornero e introdurre la Quota 41.

Le Difese dei Leghisti

Nonostante questa decisione, alcuni esponenti della Lega cercano di giustificarla. Alberto Bagnai, deputato e responsabile Economia della Lega, ha dichiarato che il pensionamento con 41 anni di contributi è “un obiettivo di legislatura” da completare entro il 2027. Tuttavia, le prospettive economiche non sembrano favorevoli, e la spesa per le pensioni continuerà a crescere senza nuove riforme.

Stefano Candiani, deputato leghista, ha negato che la Lega abbia tradito le promesse e ha sottolineato la necessità di confrontarsi con la realtà dei fatti. Ha anche affermato che la manovra va valutata nel suo complesso.

Un Sistema Contributivo in Evoluzione

Claudio Borghi, senatore leghista della commissione Bilancio, ha sottolineato la necessità di flessibilità in un sistema contributivo. Ha spiegato che l’età pensionabile dovrebbe variare in base ai contributi versati e che il sistema dovrebbe essere flessibile per consentire ai cittadini di scegliere tra pensione anticipata con una rendita più bassa o pensione ritardata con una rendita più alta.

In sintesi, mentre il governo Meloni ha deluso le aspettative dei leghisti alzando l’età pensionabile e mantenendo la legge Fornero, i politici del Carroccio cercano di giustificare questa decisione sottolineando la necessità di adattarsi alle condizioni economiche attuali e alla flessibilità nel sistema contributivo. La Quota 41, tanto attesa, sembra ancora lontana dall’essere una realtà.



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