Sono rimasto assolutamente sconvolto dalla morte di Lucio Battisti. È stata una tragedia che sia morto così giovane, a soli 55 anni. Era un talento incredibile e ci mancherà molto. Lucio Battisti è stato un cantautore, compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore discografico italiano.
È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la morte di Lucio Battisti. Si è spento dopo una lunga battaglia contro la malattia, circondato dall’amore della moglie e dei figli. Mancherà profondamente a tutti coloro che lo conoscevano.
La morte del cantautore rimane ancora oggi un mistero. La famiglia ha chiesto all’ospedale la massima riservatezza e la dichiarazione ufficiale ha parlato di “complicazioni in un quadro clinico grave fin dall’inizio”. La mancanza di spiegazioni nel tempo ha dato adito a diverse teorie sulla sua malattia: la stampa ha appreso che Lucio Battisti era da tempo in dialisi. Secondo alcune voci, mai confermate, Lucio Battisti sarebbe morto perché il suo fegato era stato attaccato da un linfoma maligno. Per qualcun altro, invece, era stato colpito da una grave forma di glomerulonefrite.
Grazia Letizia Veronese è stata la donna più importante nella vita di Lucio Battisti. Si conobbero al Festival di Sanremo, dove Battisti si esibiva con la canzone La farfalla impazzita. Si fidanzarono l’anno successivo ed ebbero un figlio, Luca, nel 1973.
Luca Filippo Carlo Battisti è nato il 25 marzo 1973. Suo padre, Lucio Battisti, era un noto musicista e anche sua madre, Grazia Letizia Veronese, era molto appassionata di musica. Luca Filippo Carlo ha seguito le orme dei genitori e si è dedicato anche lui alla musica.
Biografia
Lucio Battisti nasce a Poggio Bustone il 5 marzo 1943. Il padre, Alfiero, era un impiegato del dazio e la madre, Dea, era una casalinga. La sorella Albarita completava il quadro familiare. Dopo le scuole elementari e medie, Lucio si diploma come perito industriale.
Muove i primi passi nel mondo della musica nell’autunno del 1962, iniziando a suonare a Napoli con I Mattatori. Tuttavia, a causa della mancanza di denaro e della solitudine, abbandona momentaneamente questa strada. In seguito, si unisce al gruppo romano soprannominato I Satiri, che si esibisce spesso nella discoteca Cabala di Roma. Nello stesso locale suonava I Campioni, un gruppo più noto guidato da Roby Matano. Matano era alla ricerca di un chitarrista e decise di offrire il ruolo a Lucio.
Lo stesso Matano spinse Battisti a scrivere canzoni tra uno spettacolo e l’altro, dando vita ad alcuni brani, come Se rimani con me, il cui testo era stato scritto da Matano anche se depositato a nome di Battisti. Alcune di queste canzoni furono rielaborate da Battisti sulla base di nuovi testi di Mogol, come Non chiederò la carità, che diventerà Mi ritorni in mente.
Il 14 febbraio 1965 Battisti riesce a ottenere un appuntamento con Franco Crepax. Durante il provino, viene notato da Christine Leroux, una produttrice discografica di origine francese arrivata a Milano negli anni Sessanta e comproprietaria delle Edizioni El & Chris. Cacciatrice di talenti per la casa discografica Ricordi, fu una delle prime a credere nel talento di Battisti. Fu lei a procurargli il “fatidico” appuntamento con il paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol.
All’inizio le canzoni di Battisti non mi avevano colpito, ma ho deciso di collaborare con lui perché era umile e voleva migliorare.
Nel 1966, Mogol insistette perché Battisti cantasse le sue canzoni, piuttosto che affidarle ad altri artisti. Battisti era scettico sul proprio talento vocale, ma Mogol credeva in lui. Mogol dovette superare le resistenze della Ricordi, la loro casa discografica, ma alla fine vinse.
Il disco di debutto da solista di Battisti, “Per una lira” e “Dolce di giorno”, non vendette bene alla sua uscita. Ma oggi il disco è molto apprezzato dai collezionisti.
Le celebri canzoni di Lucio Battisti sono tra le migliori che la musica italiana possa offrire. Con successi come Un’avventura, 29 settembre, Non è Francesca e Balla Linda, il suo primo album del 1969 fu un grande successo. Il suo secondo album fu altrettanto buono, con Fiori rosa, Fiori di pesco, 7 e 40, Acqua azzurra, acqua chiara che divennero dei classici istantanei.
La produzione di Lucio Battisti raggiunge poi l’apice con il terzo lavoro in studio, intitolato Emozioni, che contiene il singolo considerato la più bella canzone italiana della nostra nazione, la title-track. Dopo i primi tre dischi ne arrivano altri undici, tutti in collaborazione con Mogol, e tutti contenenti più di una canzone di successo. L’album che segna la fine del sodalizio arriva nel 1980, Una giornata uggiosa.