Rivolta contro il Vescovo Vergona: la messa della discordia nella chiesa di Elisa Claps



Questa mattina, a Potenza, si è svolto un presidio significativo organizzato dalla sede cittadina di Libera, di fronte alla chiesa della Santissima Trinità, recentemente riaperta al culto. Dopo anni di chiusura a seguito del tragico ritrovamento dei resti di Elisa Claps, la studentessa scomparsa nel 1993, la chiesa torna ad essere un luogo di celebrazioni religiose. Tuttavia, questa decisione ha suscitato un notevole afflusso di cittadini che hanno riempito le strade del centro storico per esprimere solidarietà e protesta.



La Memoria di Elisa Claps Rivive

La Santissima Trinità, luogo centrale nella scomparsa e nel ritrovamento di Elisa Claps, era rimasta chiusa dal 2010. La famiglia Claps, che da anni chiede trasparenza sulla vicenda e giustizia per le presunte complicità e i silenzi che hanno avvolto il caso per quasi due decenni, ha accolto con dolore la riapertura della chiesa. Essi auspicano che la chiesa possa servire come luogo di memoria piuttosto che di pratica pastorale e hanno esteso il loro appello fino a Papa Francesco.

Il Divario tra Fede e Verità

L’arcivescovo Salvatore Ligorio ha inaugurato il rinnovato luogo di culto promettendo un nuovo inizio. Tuttavia, i commenti della folla e le parole di Gildo Claps, fratello di Elisa, mettono in luce un profondo divario tra il desiderio della Chiesa di voltare pagina e la ricerca della comunità di una verità ancora incompleta. La gente si esprime apertamente con slogan come “La chiesa della Ss. Omertà” e “Vergogna, vergogna”, richiedendo risposte e giustizia.

La Voce della Comunità e il Futuro della Chiesa

In questo clima di tensione, Gildo Claps esprime la sua frustrazione per il mancato dialogo: “Non c’è verso, c’è arroccamento totale”. La sua voce, unita a quella della comunità, pone un interrogativo cruciale sul futuro della Santissima Trinità. La gente si fa sentire chiaramente: “Noi siamo qui alla luce, la luce di Elisa”, sottolineando il desiderio di trasparenza e rispetto per la memoria della giovane ragazza scomparsa.



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