Sapete chi è Cinzia Primatesta moglie di Antonino Cannavacciuolo? Età, lavoro e figli



Cinzia Primatesta e la signora Antonino Cannavacciuolo. Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo si sono conosciuti nel 1995 in cucina e da allora stanno insieme. La coppia, più innamorata che mai, ha due figli, Andrea ed Elisa. Prima di diventare la moglie di Antonino, Cinzia era una manager di successo e tuttora gestisce una catena di alberghi di lusso. Collaborano insieme nella gestione dei loro ristoranti e nel loro lavoro.



Toni è arrivato a L’Approdo sul Lago d’Orta quando aveva circa 20 anni per una stagione di 3-4 mesi, come ha raccontato a Vanity Fair. Tra i due è nato quasi subito un forte legame e si sono fidanzati due anni dopo. Nel 1999, quando avevano 23 e 24 anni, hanno aperto Villa Crespi. Nonostante la follia dell’esperienza, erano pieni di entusiasmo. La coppia si è poi sposata nel 2005 e ha accolto nella propria famiglia Elisa e Andrea.

La situazione unica di questa coppia è particolarmente degna di nota, poiché Cinzia Primatesta non permette al marito, lo chef di fama internazionale Cannavacciuolo, di cucinare a casa. In un’intervista Cannavacciuolo ha dichiarato: “Mangia solo tofu e insalata”. Il figlio minore Andrea segue il regime alimentare della madre, mentre la maggiore, Elena, è più simile al padre e mangia una varietà di cibi.
Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo hanno trovato l’amore in cucina.

Di recente, lo chef Cannavacciuolo ha presentato un nuovo piatto al suo ristorante Villa Crespi: Spaghetti con zafferano, ricci di mare e quinoa croccante. Questo piatto è stato ispirato dalla moglie Cinzia Primatesta, poiché è proprio grazie a uno dei suoi vizi che lo chef ha potuto creare il nuovo piatto. È chiaro che questo piatto è pieno di amore e tenerezza.

Nel corso degli anni, mia moglie Cinzia ha accumulato una grande varietà di ingredienti, quindi spetta a me assicurarmi che vengano utilizzati prima che si rovinino. Dalle alghe alla soia, ce n’è per tutti i gusti. Mi piace la sfida di incorporare questi ingredienti nei miei piatti, perché mantiene viva la mia creatività e la mia curiosità verso ingredienti nuovi e diversi.



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