Sapete perché Lucio Battisti e Mogol si separarono: la storia della rottura



Lucio Battisti e Mogol sono stati una delle coppie artistiche più celebri della musica italiana. Insieme hanno firmato alcuni dei brani più famosi della nostra canzone, ma il loro sodalizio professionale e sentimentale è giunto al termine in modo burrascoso. Cosa è successo realmente tra i due? Ecco svelati i retroscena della loro separazione.



La carriera di successo e la storia d’amore

– Battisti e Mogol iniziarono a collaborare alla fine degli anni ’60, ottenendo subito un grande successo con brani come “Un’avventura” e “Il mio canto libero”
– Oltre al sodalizio professionale, tra i due nacque anche una relazione sentimentale che li portò al matrimonio
– Dalla loro unione nacque un figlio, Luca Filippo Carlo Battisti
– Per oltre 15 anni formarono una coppia indissolubile sia nel lavoro che nella vita privata

Le ragioni della rottura

– La fine del matrimonio e della collaborazione arrivò negli anni ’80, dopo diversi dissidi
– Le motivazioni ufficiali furono di natura economica, con mancati accordi sui diritti d’autore
– Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, la vera ragione sarebbe stata una profonda divergenza caratteriale e artistica
– L’orgoglio e la testardaggine di entrambi impedirono una riconciliazione
– Dopo la separazione, Battisti iniziò a lavorare con altri parolieri, tra cui Mina

Il rispetto professionale nonostante tutto

– Nonostante i dissapori, Mogol non ha mai smesso di riconoscere il talento di Battisti come musicista e interprete
– Anche Battisti ha sempre avuto stima delle doti poetiche dell’ex moglie
– La loro collaborazione ha segnato un’epoca della musica italiana, che probabilmente avrebbe potuto regalare ancora capolavori
– Ma l’incompatibilità caratteriale ha prevalso sulla passione artistica, portando a una dolorosa separazione

La storia tra Lucio Battisti e Mogol rimane uno spaccato affascinante della musica e dei sentimenti. Nonostante la rottura burrascosa, il rispetto professionale non è mai venuto meno. Forse, se l’orgoglio avesse lasciato spazio al dialogo, avremmo potuto ascoltare ancora tante meravigliose canzoni.



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