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A 2.500 metri con le scarpe sportive, Zaia: «Basta così, gli elicotteri gialli della sanità regionale non sono per il trasporto personale»



Il Presidente del Veneto Luca Zaia esorta alla responsabilità in montagna, sottolineando l’importanza di un approccio prudente e preparato alle escursioni estive per evitare interventi rischiosi del Soccorso Alpino.



“Il Soccorso Alpino non è un taxi”: l’appello di Luca Zaia

Il nostro Soccorso Alpino e gli elicotteri gialli della sanità regionale non sono taxi. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’aumento di interventi di soccorso in montagna, richiamando alla responsabilità e alla prudenza coloro che si avventurano tra le cime senza la dovuta preparazione. Zaia ha sottolineato come chi pensa di poter tornare rapidamente al parcheggio dell’auto con una semplice chiamata ai soccorritori debba considerare le conseguenze della propria imprudenza.

La stagione estiva in montagna è appena iniziata e già si sono registrati numerosi casi di escursionisti imprudenti. Nell’ultimo mese, oltre 50 interventi del Soccorso Alpino sono stati necessari per soccorrere persone che, spesso, si avventurano sui sentieri senza l’attrezzatura adeguata: scarpe da ginnastica, abbigliamento inadeguato al maltempo e una preparazione insufficiente sono tra le cause principali di questi incidenti.

Escursionista soccorso sul Lagazuoi

Zaia ha commentato un recente episodio che ha visto un escursionista soccorso a 2.480 metri sul Lagazuoi (Dolomiti Orientali di Badia, a ovest di Cortina d’Ampezzo), dove stava salendo con scarpe da ginnastica. È stato necessario l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza per trarre in salvo l’uomo.

L’importanza della prudenza in montagna

“Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi accaduti anche quest’anno”, ha sottolineato il Presidente Zaia. Ha rinnovato l’appello alla responsabilità e alla prudenza a tutti coloro che praticano escursionismo, arrampicata o qualsiasi attività tra monti e boschi. “I veri amanti della montagna sanno bene che è fondamentale avere il giusto rispetto per la montagna e per se stessi. La prudenza non è mai troppa, anche per chi ha una preparazione adeguata”.

Zaia ha anche evidenziato l’elevato costo sociale dell’imprudenza. “Non possiamo chiedere al Soccorso Alpino, all’elisoccorso e al Sagf della Guardia di Finanza di fare miracoli”. Ha spiegato che troppo spesso i soccorritori sono impegnati in interventi rischiosi per recuperare persone che, in molti casi, sono incolumi. “La fatalità esiste, ma dobbiamo fare in modo che i soccorritori, gli angeli della montagna, non siano costretti a fare interventi eccezionali, mettendo a rischio la loro incolumità per soccorrere persone imprudenti. Credo sia un impegno che tutti coloro che frequentano le nostre montagne per diletto e passione siano in grado di assumersi”.



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