Ferragni e la bambola misteriosa: l’associazione no profit sconcertata!



Nuovi Problemi per Chiara Ferragni

La nota influencer e imprenditrice digitale Chiara Ferragni si trova di nuovo al centro di un controverso scandalo. Questa volta, il Ceo dell’associazione no profit “Spomp Out Bullying” ha dichiarato di non aver mai ricevuto i ricavi delle vendite della bambola “Chiara Ferragni Mascotte”, creata in suo onore.



La Promessa Benefica

All’epoca del lancio della bambola, Chiara Ferragni aveva pubblicamente annunciato che l’intero ammontare dei profitti derivati dalla sua vendita sarebbe stato devoluto all’associazione “Spomp Out Bullying,” impegnata nella lotta al cyberbullismo. La bambola, prodotta dalla Trudi-Limited Edition, misurava 34 centimetri di altezza ed era stata messa in vendita al prezzo di 24,99 euro.

Il Successo delle Vendite

Le vendite della bambola “Chiara Ferragni Mascotte” furono un enorme successo, andando sold out in appena 5 ore dal lancio. La Tbs Crew, il team di Chiara Ferragni, aveva diffuso un comunicato in cui affermava che i ricavi derivanti dalla vendita della bambola erano stati effettivamente donati all’associazione “Spomp Out Bullying” nel luglio 2019. Tuttavia, la precisazione riguardava esclusivamente le vendite fatte attraverso il canale e-commerce diretto della Ferragni e non coinvolgeva altri canali gestiti da terzi.

Le Accuse di Anomalie

Nonostante la comunicazione ufficiale del team di Chiara Ferragni, il messaggio preciso riguardo alla donazione non era stato condiviso sui social dalla stessa influencer, che aveva parlato in maniera generica del ricavato delle vendite. Ciò ha portato a dubbi sulla destinazione effettiva dei fondi raccolti.

La Risposta dell’Associazione No Profit

Dopo le recenti controversie legate ai pandori e alle uova pasquali, l’associazione “Spomp Out Bullying” ha iniziato a chiedersi se anche in questo caso ci fosse qualche anomalia. Hanno quindi contattato direttamente il Ceo di quest’associazione benefica, Ross Ellis, che ha dichiarato categoricamente: “Non sappiamo chi sia questa donna e non abbiamo mai ricevuto una donazione.”

La Richiesta di Chiara Ferragni

Di fronte a questa sconcertante ammissione, è emersa una richiesta di chiarimenti da parte di Chiara Ferragni. Attraverso una nota, la influencer ha annunciato la sua disponibilità a collaborare con le autorità competenti per fare luce su quanto accaduto e risponderà esclusivamente alle loro domande.

Questo nuovo sviluppo mette ulteriormente in discussione la reputazione di Chiara Ferragni e solleva domande sulle pratiche di beneficenza e trasparenza delle celebrità quando si tratta di cause sociali e donazioni. Resta da vedere come si evolverà questa situazione e se verranno fornite ulteriori spiegazioni sul destino dei fondi raccolti attraverso la vendita della bambola “Chiara Ferragni Mascotte”.

 



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