Franco Di Mare, la figlia Stella (adottata e salvata da Sarajevo): «Guardavamo film e cucinavamo insieme, il nostro rapporto insostituibile»



Commozione, lacrime, ma anche un rispettoso silenzio interrotto da poche parole pronunciate con voce rotta. Ai funerali di Franco Di Mare, tenutisi ieri pomeriggio nella gremita Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, molti amici, colleghi e persone comuni si sono riuniti per salutare il giornalista e inviato Rai, scomparso a Roma il 17 maggio all’età di 68 anni a causa di un mesotelioma, un tumore molto aggressivo che Di Mare aveva rivelato di avere durante un’intervista con Fabio Fazio a “Che tempo che fa” poche settimane fa.



Franco Di Mare, i funerali Una leggera pioggia ha ceduto il passo a un improvviso sole durante le esequie, ma il tempo incerto non ha fermato la folla che continuava ad affollarsi sulle scale della chiesa di Santa Maria in Montesanto. Anche i turisti, incuriositi, chiedevano chi fosse il defunto e alla risposta «un giornalista italiano molto famoso» erano increduli per l’affetto e l’amore che proveniva dal pubblico presente per dare un ultimo saluto a un uomo considerato come un membro della famiglia da molti italiani, e da tanti volti televisivi che hanno lavorato con Di Mare condividendo anni di carriera.

Il ricordo dei colleghi «Solo un grande dispiacere» è stato l’unico commento rilasciato dal collega Alberto Matano, visibilmente emozionato e nascosto dietro un paio di occhiali scuri. Eleonora Daniele, giornalista e conduttrice Rai, è stata una delle prime ad arrivare e a ricordarlo come un maestro: «La mia passione per il giornalismo è nata anche grazie a lui». Seguono Serena Bortone, Nunzia De Girolamo, Bruno Vespa e i volti del Tg1 Marco Mazzocchi e Francesco Giorgino, che ha fatto un appello alla Rai chiedendo chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte di Di Mare, probabilmente dovute alla prolungata esposizione all’amianto durante la sua copertura della guerra in ex Jugoslavia. A rappresentare l’azienda, una presenza che Vespa ha definito «doverosa», c’erano l’ad Roberto Sergio, il direttore generale Giampaolo Rossi e la presidente Marinella Soldi.

L’omelia e la figlia Stella Durante l’omelia, Don Walter Insero ha parlato di Di Mare come di un uomo che non si è mai posto limiti, capace di scherzare anche nei momenti più terribili della malattia per non pesare su chi gli stava vicino, soprattutto la figlia Stella e la moglie Giulia Berdini, le ultime a prendere la parola alla fine della cerimonia. La ragazza, adottata e salvata dall’inferno di Sarajevo negli anni in cui Di Mare raccontava la guerra, ha dedicato un ultimo pensiero al padre: «Guardavamo film insieme, mi hai insegnato a cucinare, avevamo un rapporto unico, solo nostro. Ti devo un ultimo grazie per la fiducia che hai sempre avuto in me e per non avermi mai fatto dubitare delle mie possibilità». La moglie Giulia Berdini, sposata due giorni prima della sua morte, ha aggiunto: «Eri il bene. Mi hai coccolata e protetta e ora dovrò camminare senza di te al mio fianco. Ora non ho la forza di sorridere, lo farò domani. Oggi non riesco».

Il feretro di Franco Di Mare ha lasciato Piazza del Popolo accompagnato da applausi interminabili, così come i ricordi di chi gli voleva bene e di chi gli deve un grazie, come Michele Mirabella: «Scelse lui il ritorno di “Elisir”», riferendosi agli anni in cui Di Mare era direttore di Rai 3. L’attore Sebastiano Somma lo ha ricordato come un fedele spettatore dei suoi spettacoli teatrali: «Veniva a vedermi spesso. C’era una bella amicizia tra noi, mi chiamava “fratellone”». Beppe Fiorello, che lo ha interpretato nella fiction Rai “L’angelo di Sarajevo”, ha scelto di omaggiare l’ironia che lo contraddistingueva: «Era un simpaticone nato. Interpretarlo è stato uno dei rari casi in cui il personaggio era accanto a me. È sempre stato accanto a me».



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