La trama di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes



The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes (Natsu e no tunnel, Sayonara no deguchi) è un anime di genere fantascientifico diretto da Tomohisa Taguchi che verrà distribuito nelle cinema italiani a partire da lunedì 10 giugno 2024 fino al 12 dello stesso mese come evento speciale. Questa pellicola, dal carattere drammatico e romantico, ha suscitato grande interesse tra gli spettatori di ogni età, indipendentemente dal loro amore per i film d’animazione giapponesi. Prodotto dallo studio di animazione giapponese CLAP, l’anime è basato sull’omonimo romanzo scritto da Mei Hachimoku e illustrato da Kukka, e ha vinto il premio come miglior film agli Anime Trending Awards 2024. Di seguito, analizziamo la qualità di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes.



La trama di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes

Il film, della durata di circa 82 minuti, mescola vari generi cinematografici e conduce i giovani protagonisti attraverso una serie di eventi e ostacoli all’interno di un tunnel dove le leggi dello spazio e del tempo sono personalizzate. Ma di cosa parla realmente questo anime? Ecco la trama del film animato di Tomohisa Taguchi:

Le leggi dello spazio e del tempo nel “tunnel Urashima” non valgono, motivo per cui una volta trovato, deve essere attraversato per raggiungere l’altra parte, dove si troverà ciò che il cuore desidera più di ogni altra cosa. Una notte, Kaoru Tono si imbatte improvvisamente in un tunnel che somiglia a quello di cui ha sentito parlare e, mentre decide se attraversarlo o no, pensa a sua sorella Karen, morta in un incidente cinque anni prima. Sarà la studentessa Anzu, da poco trasferitasi in città, ad aiutarlo nella sua scelta, offrendosi come accompagnatrice all’interno del tunnel. Ma cosa accadrà una volta che i due ragazzi raggiungeranno l’altra parte del tunnel?

La recensione di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes: un anime altalenante

Nel mondo degli anime, ci sono film dove la sensibilità viene ben accompagnata dalla tecnica. In The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes, ciò che colpisce in positivo sono le animazioni e la scelta di inquadrature che valorizzano i colori caldi, evocando perfettamente le sensazioni estive. La cura dei dettagli è maniacale, ricreando persino i suoni tipici della bella stagione, che scorrono in sottofondo creando un’armonia piacevolissima. I fuochi d’artificio del 2 agosto, per esempio, sono messi in risalto sia visivamente che sonoramente. I paesaggi acquisiscono una profondità tale da guidare i sentimenti e i dialoghi dei giovani protagonisti. La luce è trattata con un approccio fotorealistico, risultando epidermica grazie alle ombre, alla foschia e ai riflessi nell’acqua e sui vari oggetti. Le soggettive sono una manifestazione tangibile dei sentimenti di Tono e Anzu, lavorando per empatia; per esempio, un attacco di panico è rappresentato con inquadrature traballanti.

Il ritmo del film inizialmente adotta un tono leggero, immergendo gli spettatori nonostante il dramma vissuto dai protagonisti. Tuttavia, poi emergono momenti di tensione, costruendo un background funzionale per i personaggi e conferendo loro una profondità psicologica. Tuttavia, l’anime appare non troppo maturo, limitato dal voler raggiungere un target giovanile, lasciando che l’aspetto sentimentale prevalga sul fantascientifico. Nel corso degli 82 minuti di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes, l’elemento fantascientifico è utilizzato solo come espediente per il percorso di crescita dei protagonisti. Il tunnel di Urashima diventa un semplice sfondo per la risoluzione dei loro problemi interiori, nonostante le potenzialità visive e narrative non siano state sfruttate a pieno.

Alla fine, The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes si rivela un film sentimentale semplice con un finale troppo sbrigativo e delle premesse fantascientifiche non ben sviluppate. Nonostante la buona costruzione dei protagonisti e lo sviluppo delle loro emozioni, il film non riesce a distinguersi tra i numerosi prodotti simili. Vari momenti teneri tra Tono e Anzu rendono l’esperienza piacevole, come quando vengono riproposti gesti da diverse prospettive. Tuttavia, talvolta le immagini sono così forti che le parole diventano superflue. Nel finale, i protagonisti esprimono più di quanto già trasmesso visivamente, risultando quasi anticlimatici. The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes non osa spingersi oltre, mostrando poco del microcosmo del tunnel e troppo della realtà dei personaggi.



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