Milano individuata la madre del bimbo lasciato solo: “Si tratta di una 17enne, il parto è avvenuto nel bagno di un supermercato”



A Milano, il mistero di un neonato abbandonato è stato finalmente risolto: la madre, una ragazza di soli 17 anni, e la sua amica 19enne, coinvolta nell’evento, sono state identificate. Il piccolo era stato lasciato nell’androne di un edificio popolare di via degli Apuli, accompagnato da un biglietto in arabo che lasciava intendere la morte della madre e l’incapacità del padre di occuparsene. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che la madre è viva e ha partorito in circostanze particolarmente difficili, nel bagno di un supermercato.



La 19enne ha fornito ai carabinieri di San Cristoforo dettagli sull’assistenza prestata durante il parto, descrivendo come abbiano cercato di pulire il luogo senza lasciare segni evidenti del parto. Il loro gesto disperato di abbandonare il bambino sperava in un ritrovamento da parte di qualcuno che potesse prendersene cura. Nonostante un primo tentativo di recupero da parte dell’amica, il neonato è stato abbandonato una seconda volta.

Il bambino, fortunatamente, è stato trovato in buone condizioni di salute davanti alla casa di un cittadino egiziano, il quale ha immediatamente allertato le autorità. Dopo essere stato soccorso e trasportato al Policlinico, dove è stato constatato che era stato ben curato, vestito e avvolto in una coperta, è iniziato per lui un nuovo capitolo della sua vita. Grazie alle indagini che hanno portato all’identificazione della madre adolescente e della sua amica, il neonato è stato affidato a un percorso di adozione, trovando una coppia disposta ad accoglierlo in una famiglia che gli offrirà amore e stabilità.

Questo episodio sottolinea l’importanza delle reti di supporto e degli interventi sociali volti a offrire assistenza a giovani madri in difficoltà, scongiurando azioni drastiche come l’abbandono dei neonati. La comunità di Milano si è stretta attorno a questa vicenda, dimostrando ancora una volta l’importanza della solidarietà e dell’impegno collettivo nel fornire nuove opportunità di vita ai più vulnerabili.



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